venerdì 27 dicembre 2019

Recensione "La tentazione di essere felici" di Lorenzo Marone

Quando un autore racconta una storia che ti fa piangere e ridere nello stesso momento,
vuol dire che la sua sensibilità ha colpito ed affondato la tua.

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LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICI
di Lorenzo Marone
edito Longanesi

TITOLO: LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICE
AUTORE: LORENZO MARONE
EDITORE: LONGANESI
PREZZO: Cartaceo € 16 - Ebook € 3.99

TRAMA 

 Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere.
Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma…
I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo formidabile romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.


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RECENSIONE 

Cesare Annunziata è un burbero settant'enne, con un cuore poco sensibile ed una mente a dir poco sveglia.
E' un rompiscatole attaccabrighe, nel suo condominio nulla può passare inosservato.
Cesare e gli altri condomini daranno il via ad una serie di episodi che vi faranno ridere a crepapelle, rendendo la lettura piacevole e, perchè no, divertente. 

Ho letto questo libro in meno di quarantotto ore e gli stati d'animo che mi hanno accompagnata sono stati molteplici.
Come dicevo, è un romanzo ironico, simpatico ed allegro.
Non mancheranno le lacrime, occhio.
Lorenzo racconta una storia commovente, ricca di significato, una storia che vi farà ragionare su cosa sia relamente la felicità.
Perchè, a mio avviso, il concetto di felicità è molto ampio.

Cesare ha un rapporto difficile con i due figli, ha avuto numerose mancanze nei loro confronti.
Non è stato un padre modello, ha peccato di egoismo e vanità.
Il ruolo di nonno non è poi così differente ed è capibile quando tieni il cuore chiuso a chiave per quasi tutto l'arco della tua vita.

Solo due donne sono riuscite ad intravedere il suo lato umano, Emma.
Emma, la nuova vicina di casa.
Una donna vittima di violenza domestica che ha avuto di coraggio di chiedere aiuto a Cesare con un solo sguardo.
Uno sguardo che vale più di mille parole.
Uno sguardo che racchiude paura, timore, tristezza e terrore.

Poi c'è Rossana, una donna che per campare fa il lavoro più antico del mondo.
Una donna alla quale, però, Cesare è molto affezionato.
In sua compagnia la solitudine viene messa da parte per far spazio alle parole.
Rossana sa ascoltare e sa leggere tra le righe di quella mente così difficile da interpretare e capire.

 Leggendo questa storia ho capito che, a volte, è necessario mettere da parte l'orgoglio, lasciando spazio ai nostri spentimenti.
La nostra felicità ce la dobbiamo costruire noi, con tanto sacrificio.
Nessuno ci regala nulla, nessuno da niente per niente.
Bisogna scendere a dei compromessi, accantonare l'egoismo e la superficialità per lasciar passare l'altruismo e la voglia di aiutare il prossimo.

Sono pochi i libri in grado di farti guardare allo specchio e gettare via la maschera che, spesso e volentieri, ci creiamo per soffrire meno od evitare delusioni.

LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICI è una specie di "terapia", una seduta che facciamo con noi stessi per raggiungere un traguardo importante: la serenità.

Per finire, l'ultima frase del libro vale tutte le lascrime versate.

Compratelo, leggetelo ed amatelo.
Fatelo vostro.

E..quando siete felici, fateci caso!
Non date mai per scontato un sorriso, un bacio, un abbraccio od una semplice parola.

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domenica 22 dicembre 2019

Recensione "La casa delle voci" di Donato Carrisi

Donato Carrisi gioca con la nostra mente, creando indovinelli
degni del suo nome.

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LA CASA DELLE VOCI
di Donato Carrisi
edito Longanesi 


TITOLO: LA CASA DELLE VOCI
AUTORE: DONATO CARRISI
EDITORE: LONGANESI
PAGINE: 400
PREZZO: Cartaceo € 22 - Ebook € 11.99

TRAMA

Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.


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RECENSIONE 

 Dovese sapere che con i romanzi di Donato Carrisi ho un rapporto un pò strano.
Dieci anni fa lessi IL SUGGERITORE, suo primo romanzo, e me ne innamorai.
Idem con IL TRIBUNALE DELLE ANIME e L'IPOTESI DEL MALE.

Poi, però, tutto cambiò.
Iniziai a leggere IL CACCIATORE DEL BUIO e fù la fine.
A neanche metà libro mi fermai, non avevo riconosciuto la penna di Carrisi.

Passano anni e romanzi e mi ritrovo a leggere la trama de LA CASA DELLE VOCI, dalla copertina bellissimissima!

Il mio istinto è, dunque, ancora buono perchè con questa nuova storia mi sono innamorata nuovamente della sua scrittura che, in questo caso, è meno cruda e più psicologica.

LA CASA DELLE VOCI racconta la vita di Pietro Gerber, psicologo infantile ed "addormentatore di bambini", ovvero nelle sue sedute utilizza l'ipnosi per ricostruire gli eventi vissuti dai suoi piccoli pazienti.
Racconta anche il trascorso di Hanna Hall, una giovane trent'enne, cresciuta in Toscana sino all'età di dieci anni che, in seguito alla morte di entrambi i genitori, viene adottata da una coppia australiana, trasferendosi, così, all'estero.
Le vite di Pietro ed Hanna sono destinate ad incrociarsi avendo quest'ultima un segreto oscuro da svelare, segreto nascosto nella sua mente, riguardante un episodio avventuto quando era poco più che una bambina.
Hanna sostiene di aver ucciso Ado, il suo fratellino.
Proprio qui entra in gioco il ruolo dell'addormentatore di bambini.

Pietro ed Hanna ripercorreranno l'infanzia della giovane ragazza, cresciuta in totale isolamento insieme ai suoi genitori, i quali vivevano lontano dagli "estranei".
Gli estranei, esseri dai quali Hanna è sempre stata messa in guardia con cinque semplici regole.
Si spostavano occupando casolari dismessi da anni, i quali venivano puntualmente abbadonati quando la presenza degli estranei tornava a farsi viva.
Hanna chiamava ogni abitazione "la casa delle voci", perchè in ogni posto dove andavano la loro identità cambiava. 
Non usavano i loro veri nomi, ma nomi inventati che gridavano quando mettevano piede nella casa di turno.

Donato Carrisi si diverte a giocare con la nostra mente, creando false aspettative e cambiando, pagina dopo pagina, le carte in tavola.
Rispetto ai suoi precedenti romanzi, qui Donato non utilizza il sangue come elemento prevalente.
Usa la paura, l'ansia, l'adrenalina.
Insinua nella nostra mente il sospetto di quello che, in relatò, non è.

E' stato dannatamente bravo, non c'è ombra di dubbio.

Hanna, però, non è l'unica a nascondere un segreto.

Pietro Geber vive da anni con un peso sul cuore, un peso che tiene nascosto persino a sua moglie.
Un segreto tenuto chiuso a chiave in una stanza del suo studio, chiusa da tre anni.
Stanza che verrà scoperta per caso proprio da Hanna, riportando alla memoria dello psicologo episodi dolorosi con i quali ha, ancora, un conto in sospeso.

Donato Carrisi è tornato in libreria con il botto, non c'è altro da dire.

Se amate il thriller psicologico, non potete e non dovete perdervi LA CASA DELLE VOCI.

Lettura super promossa e super consigliata!!!!!

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domenica 8 dicembre 2019

Recensione "La terza inquilina" di C.L. Pattison

Se cercate un thriller che vi faccia provare ansia, frustrazione, paura ed adrenalina pura,
questo è il libro giusto.

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LA TERZA INQUILINA 
di C.L. Pattison 
edito Fabbri Editore 

TITOLO: LA TERZA INQUILINA
AUTORE: C.L. PATTISON
EDITORE: FABBRI EDITORE
PAGINE: 288
PREZZO: Cartaceo € 19.50 - Ebook € 9.99

TRAMA

Megan e la sua migliore amica Chloe hanno traslocato nella loro casa dei sogni, ma sono costrette a prendere una terza inquilina per riuscire a pagare l’affitto. Quando incontrano Samantha, gentile, affascinante, premurosa, si convincono che sia la persona perfetta per condividere l’appartamento e che tra loro potrebbe nascere una vera amicizia. Ma c’è qualcosa in lei che stona, e Megan è la prima ad accorgersene: all’apparenza disponibile e cordiale, Sammi inizia a manifestare inaspettati scatti d’ira e qualche segreto di troppo, chiuso gelosamente in una scatola di ritagli di giornali e vecchie fotografie. Chloe però è troppo presa dai suoi problemi di lavoro per rendersi conto che qualcosa non va: assorbita dall’allestimento di un importante spettacolo teatrale, ricomincia a essere tormentata dagli stessi problemi di ansia da cui Megan l’aveva salvata anni prima. E Megan, da parte sua, viene travolta da una passionale storia d’amore che non le lascia tempo ed energie per occuparsi dell’amica in difficoltà. È in questo spiraglio che lentamente si apre tra le due, fatto di incomprensioni e di attenzioni mancate, che Sammi inizia a insinuarsi, con un’abilità melliflua e inquietante. In fondo, né Chloe né Megan la conoscono davvero, ma ormai le hanno aperto la porta di casa, e l’hanno lasciata entrare. Non sanno cosa sta nascondendo. Non sanno cosa vuole davvero. Ma una cosa è certa: Sammi è lì per restare. 


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 RECENSIONE 

Inizierei questa recensione con il dire "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio".

Un libro tutto al femminile.
Le protagoniste sono tre.

Megan, farmacista, e Chloe, direttore artistico in uno spettacolo teatrale, migliori amiche dai tempi dell'univeristà.
Per consolidare ulteriormente il loro rapporto decidono di andare a vivere insieme ed affittare una bella casina a pochi passi dalla stazione che porta al centro di Londra.
Samantha, per gli amici Sammi, una givane giornalista di moda freelance in cerca di un posto più tranquillo, distante dal caos della città.

La lista dei colloqui per cercare una terza inquilina è lunga, ma Sammi riesce a catturare l'attenzione delle due amiche che, spinte dalla curiosità, decidono di darle una possibilità.
A primo impatto sembra simpatica, sempre sorridente, molto affabile. 
Perchè, quindi, non seguire l'istinto?

L'inzio della convivenza è quasi perfetto.
Sammi è una ragazza riserva, tranquilla, quasi invisibile.
La vita delle due amiche è frenetica a tal punto che riescono a vedersi ancora meno di prima.
Gli impegni teatrali tengono Chloe lontano da casa, non coincidendo con i turni in ospedale di Megan.

Come dicevo poco fa, la convivenza appare quasi perfetta.
Perchè, alla fine, è una sconosciuta quella che ha bussato alla loro porta, una ragazza che di sè ha raccontato solo ciò che ha voluto, tenendo nascosto il suo passato.

Lo stato d'animo che mi ha accompagnata per tutto il corso della lettura è l'ansia, tanta.
Quell'ansia che ti fa formicolare la testa ed è quella che cerco io in un buon thriller.
Quell'ansia che ti fa continuare a leggere nonostante il nodo in gola e la paura che ti fa sentire freddo anche sotto una coperta di lana.

Un'amicizia che sembra invincibile ed intoccabile fino all'arrivo di questa misteriosa ragazza, fredda calcolatrice che mette a dura prova il rapporto tra Megan e Chloe, creando sospetti, troppi. 

Alternata alla vita delle ragazze, l'autrice descrive, in apposti capitoli, la misera e difficile vita di una bambina di undici anni o poco più,
Non sappiamo il suo nome, sappiamo solo che la sua storia familiare la porterà ad essere malvagia e meschina, quasi priva di cuore e sentimento.
Leggerete degli episodi di violenza, più psicologica che fisica, che vi faranno rabbrividire.
Vi chiederete se cose del genere possano essere umanamente possibili od essere solo il frutto di una macabra immaginazione infantile.

Immaginate che da un giorno all'altro, nella vostra casa, capitino cose strane.
Immaginate di lasciare un oggetto in un determinato posto e non trovarlo più.
Immaginate di svegliarvi in piena notte colte da sogni tremendi e scoprire, invece, che il vostro peggior incubo sta diventando realtà.
Immaginate di perdere la cognizione del tempo.
Immaginate di sentire qualcosa di sbagliato nella vostra testa, qualcosa che vi farà dubitare anche della persona della quale vi fidate di più, la vostra migliore amica.


E se stessimo leggendo la storia da un punto di vista sbagliato? Percependo male la chiave di lettura che l'autrice ci sta offrendo?
Se ci stessimo fasciando la testa ancora prima di rompercela? 

E' una storia piena di incongruenze, di interrogativi, di giochi di potere.

E' un thriller degno del suo nome. 

Fa paura.
Fa venire i brividi.
Vi farà sentire psicologicamente instabili.
Insinuerà dubbi ai quali dovremmo dare una risposta. 

Non mi sento di raccontarvi altro perchè il finale è talmente bello ed inimmaginabile che rischierei di dire due parole di troppo e non potrei perdonarmelo!!

Leggetelo, ne vale la pena!

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