giovedì 30 luglio 2020

Recensione "La memoria delle Farfalle" di AnnaMaria Piscopo

Quanto possono far male i ricordi?
Quanto può incidere il dolore sulla nostra felicità?

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LA MEMORIA DELLE FARFALLE
di AnnaMariA Piscopo
edito Rizzoli


TITOLO: LA MEMORIA DELLE FARFALLE
AUTORE: ANNAMARIA PISCOPO
EDITORE: RIZZOLI
PAGINE: 288
PREZZO: Cartaceo € 17 - Ebook € 8.99

TRAMA

Giulia ha sedici anni, pochi grilli per la testa e un'amica del cuore, Alice, con cui trascorre tutte le sue giornate tra la scuola e il tempo libero. Finché un giorno Alice muore sotto i suoi occhi e il mondo di Giulia va in pezzi. Una sera incontra Mattia: diciotto anni, capelli ribelli, un ragazzo dolce e semplice che nelle ore libere dal liceo lavora in un allevamento di farfalle, la sua passione. Anche lui ha subito una perdita, sua madre è morta pochi mesi prima e sta ancora cercando di ricostruire la sua vita attorno a quell'assenza. Giulia e Mattia si cercano, si innamorano, si perdono, fino al momento in cui capiscono che insieme possono essere più forti. Ma con il passare dei mesi, Giulia si rende conto che la realtà intorno a sé nasconde delle ombre. Alice aveva dei segreti e lei, forse a causa del trauma della perdita, li aveva dimenticati. Un passo alla volta, Giulia deve trovare il coraggio di affrontare il dolore, le cose non dette e quelle che ha dimenticato, arrivando a scoprire quanto può essere forte l'amore, in tutte le sue forme.



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RECENSIONE


Ci sono momenti in cui vediamo solo i lati negativi di questa vita che dovrebbe regalare solo gioie e nessun dolore.
Ci sono periodi in cui ci sentiamo soli, anche se perennemente circondati da gente.
Cerchiamo comprensione nel silenzio delle nostre parole, nei ricordi.

Si.
Quei ricordi che spesso e volentieri sono un pugno nello stomaco.
Perchè quando perdi una persona importante, nulla sarà più come prima.
I sorrisi avranno un'altra forma e colore, non saranno mai più gli stessi.
Non ci sarà più quel calore che sapeva donarci solo chi ci ha lasciato, andando via in punta di piedi.

Questa è la storia di un'amicizia che vive oltre la morte.
Questa è la storia di un amore che nasce, forse, nel momento sbagliato.
Un amore, però, che diventerà la cura per addolcire quel cuore ferito, spezzato, devastato da un dolore indescrivibile.

Questa è la storia di Giulia e Mattia, due giovani innamorati che con la loro ingenuità sapranno regalare ai lettori momenti pieni di speranza.

Giulia perde all'improvviso Alice, la sua migliore amica, la sua anima gemella, il suo universo parallelo.
Giulia viene scaraventata a terra da un dolore che le lacera mente e corpo, costringendola a rivivere attimi che le sembrano lontani, forse mai vissuti realmente.
Si chiamano ricordi e fanno male, soprattutto quando arrivano a sbatterti in faccia la realtà, la verità che il tuo Io più profondo sta cercando di cancellare.

"Quando qualcuno che ha un posto così importante nella tua vita muore, è un pò come se mettessi a fuoco il mondo, che prima era sfuocato, tutto lo spazio occupato solo da una persona. Il resto era un contorno".

Bisogna essere i protagonisti della propria vita.
Dobbiamo essere pronti a donare tutto l'amore che ci resta in corpo a chi vorrà tenderci la mano, aiutandoci a rialzarci dallo sconforto che ha preso la residenza nella nostra vita.

Tutto succede per una ragione.
Il destino non sbaglia mai strada, può ritardare ma arriverà a destinazione.

Fu così che Giulia, durante una serata all'insegna del masochismo e della trasgressione, inciampa nella vita di Mattia.
Uno sguardo di troppo mette in stanby il cuore di entrambi, secondi che sembrano ore.
 "Piacere Mattia".
"Alice".

Alice..
Giulia, per una sera, proprio quella sera, decide di vestire i panni della sua migliore amica che non c'è più, immaginando di sentirla più vicina.
Come se i suoi vestiti ed il suo profumo potessero abbracciarla per un'ultima volta.

Ed è da qui che tutto ebbe inizio.

Mattia, un giovane ragazzo che ha perso troppo presto la sua mamma.
Mattia che per sentirla più vicina diventa un allevatore di farfalle, quei piccoli esserini colorati con una memoria immensa.
Mattia che vive con un padre che non lo ascolta, rinchiuso nel suo dolore, lontano dal cuore di quel ragazzo dall'animo sensibile che avrebbe solo bisogno di sentirsi amato.

"Quando perdiamo qualcuno. qualcuno che è fondamentale per noi, rischiamo di perdere la ragione. 
Ma c'è sempre qualcun altro a cui pensare, qualcun altro da amare, qualcun altro che ti sprona.
Siamo fortunati, perchè non siamo soli".

Mi sono rivista moltissimo nella storia di Giulia e Mattia.

Tre anni fa ho perso mia nonna, la persona più importante della mia vita.
La mia compagna, la mia amica, la mia anima gemella, il mio tutto.
Pochi mesi prima di dirle addio, ho conosciuto il mio compagno.
Sono sicura che il destino l'abbia fatto arrivare da me, in punta di piedi.
Il suo amore mi ha salvato la vita, mi ha dato la forza di alzarmi e tornare a vivere.
Nonna gli voleva bene e sono certa che ci sia stato il suo zampino, mi ha lasciato il buone mani.

Sono tornata ad amare, a sorridere, a progettare quella vita che fino a poco tempo prima avevo condiviso con Lei, la mia dolce nonna.

L'amore, quello vero, fa miracoli.
Bisogna crederci.
Bisogna lottare per raggiungere la felicità che meritiamo.

Chi muore non sparisce dal nostro cuore, vivrà per sempre nei nostri ricordi.

Un libro bellissimo.

Ve lo consiglio con il cuore in mano.

Buona lettura.

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domenica 26 luglio 2020

Recensione "La circonferenza dell'alba" di Federica Brunini

Ci sono storie che vorresti non finissero mai,
come la storia di Giorgia.

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LA CIRCONFERENZA DELL'ALBA
di Federica Brunini
edito Feltrinelli


TITOLO: LA CIRCONFERENZA DELL'ALBA
AUOTRE: FEDERICA BRUNINI
EDITORE: FELTRINELLI
PAGINE: 196
PREZZO: Cartaceo € 15 - Ebook € 9.99

TRAMA

I sassi e i cristalli sono conservati in barattoli di vetro, suddivisi per colore. Su ognuno, una data, una lettera o un luogo. È così che Giorgia, fundraiser per una ong in Asia, cataloga i momenti importanti della vita, la sua geologia sentimentale. Il sasso a forma di cuore, ricordo dell'incontro dei suoi genitori. La pietra bianca della sua nascita. Il sassolino con cui Alex, il suo primo amore, le ha fatto aprire la finestra del cuore. E il ciottolo grigio e levigato dalle acque pazienti del lago: casa. Dopo anni di lontananza, Giorgia torna sulle rive del Lario per vendere la villa di famiglia, ma tra le vecchie stanze e gli oggetti dell'infanzia si annidano ombre e sorprese. Alex, che vive ancora al di là del giardino, ma oggi è un uomo amareggiato e stanco; sua madre, così distante; sua sorella, e soprattutto l'eco della voce del padre Petar. Personaggio singolare, fuggito in barca a vela dalla Jugoslavia di Tito e approdato in Italia in un'alba luminosa, scienziato mai sazio di scoperte che ha plasmato la vita della figlia tra teorie ed esperimenti, e continua a influenzarla anche con la sua assenza. Nulla è come avrebbe potuto essere. O forse sì, e in fondo tutto è destinato a ripetersi? Che cosa rimane di un padre e dei suoi insegnamenti? E chi è l'eroe: chi mette radici o chi affronta l'ignoto e se ne va? Grazie alla complicità del nipote adolescente e all'amicizia con la figlia di Alex, ma soprattutto grazie a un ritrovato dialogo con se stessa, Giorgia proverà a fare i conti con il passato. Perché solo quando ci si perdona e ci si accetta si può crescere, cambiare e, finalmente, vivere.

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RECENSIONE

"Non si può stare dove non si luccica"

E' questo il pensiero di Giorgia che, a vent'anni, decide di lasciare la sua città d'origine, la villa di famiglia sul lago, per partire, per cambiare vita e lasciare indietro il suo passato.

Il passato, però, vuoi o non vuoi, torna sempre a bussare alla porta, a ricordarci che ci sono delle questioni in sospeso che, prima o poi, bisogna affrontare.

Giorgia è una fundraiser per una ONG in Asia, ha deciso di occuparsi dei popoli del Terzo Mondo più bisognosi, trasferendosi in Cambogia.

Ha un cuore grande, un animo buono, ereditato dal padre Peter, uomo di scienza.
Quel padre che le ha insegnato la geologia sentimentale, in particolar modo a catalogare i momenti più importanti della sua vita tramite le pietre.
La sua nascita, il suo primo amore, la sua casa.

Cosa vuol dire sentirsi a casa?
Cos'è casa?

"Lui si era chinato e aveva raccolto sulla spiaggia un piccolo sasso grigio e piatto, attraversato da una striscia bruna.
"Tienilo in tasca", le aveva raccomandato.
"E poi?" aveva chiesto lei, curiosa ed insieme sprezzante.
"E poi vediamo. E' un esperimento".
"Di geologia"?
"Di geologia sentimentale".
"Non c'è nulla di sentimentale nei sassi".
"Perchè non li conosci".
"Dovresti presentarmeli" , aveva scherzato lei.
...
Perchè ci sono tanti luoghi dove andare, ma solo uno è quello in cui tornare".

Ed è proprio tempo di tornare per Giorgia, dopo vent'anni lontana da quel posto che le ha dato tanto, ma le ha anche tolto quella parte di lei così fresca e sbarazzina.

La madre ha deciso di vendere Villa Carla,la villa di famiglia sul Lario, occasione che le permetterà di tornare dove tutto è cominciato e mai finito.

"I conti tornavano. Tornano sempre nei luoghi dove si è stati felici".

Alex, il suo primo amore.
La scomparsa di suo padre.
Ricordi che sono rimasti impressi nel suo cuore, con i quali dovrà fare i conti una volta per tutte.
Per poter ricominciare un nuovo capitolo della sua vita con Ethan, medico, suo compagno di lavoro, d'avventura e d'amore..
Oltre ai ricordi, Villa Carla nasconde un segreto.
Un segreto che cambierà le sorti della famiglia.

"Non è così che le cose, i luoghi e le persone diventano nostri, mettendoci sopra il marchio ed appiccicandoci l'adesivo invisibile del cuore? E che male fa,quando lo si strappa via.
Il più delle volte resta incollato lì, si sfalda ma non si stacca e hai voglia di grattarlo via con le unghie.
Non c'è collante più ostinato dei sentimenti".

Giorgia, con l'aiuto di suo nipote Nic, adolescente alle prese con il primo amore, riuscirà a rimettere i sassi nel posto giusto, ristabilendo l'ordine andato perso nel corso degli anni.

Due generazioni differenti a confronto, due vite complici, due teste e due cuori.
Un unico obiettivo: sconfiggere le ombre del passato.

E' ora di scoprire la verità, anche se amara, anche se farà versare più lacrime che sorrisi.

La scrittura di Federica mi è piaciuta moltissimo.
Scorrevole, semplice, chiara e cristallina.
Una lettura leggere si, ma con un gran significato di fondo: bisogna imparare ad accettarsi, a perdonarsi ed a volersi bene per poter ricominciare a vivere, per rimettersi in gioco.

Non vi nego che ho sperato fino alla fine in un epilogo differente, ma forse è stato giusto così.

Lettura stra consigliata :)

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martedì 21 luglio 2020

Recensione "Il traghettatore" di William Peter Blatty

E voi, credete nei fantasmi?

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IL TRAGHETTATORE
di William Peter Blatty
edito Fazi



TITOLO: IL TRAGHETTATORE
AUTORE: WILLIAM PETER BLATTY
EDITORE: FAZI
PAGINE: 201
PREZZO: Cartaceo € 9.90 - Ebook 4.99

TRAMA

Joan Freeboard è una donna di successo, uno dei migliori agenti immobiliari di New York. Tra le mani ha un affare che le potrebbe fruttare un enorme guadagno: la vendita di Elsewhere. una villa degli anni Trenta posta su una boscosa isola sul fiume Hudson. L'unico ostacolo all'impresa è la fama sinistra che circonda la casa, nota per essere infestata da inquieti e insidiosi spiriti maligni. Ma Joan ha un piano. Invitare per un breve soggiorno nella villa un esperto di fenomeni paranormali, una celebre sensitiva e un amico scrittore assai scettico cui spetterà il compito, una volta rientrato, di pubblicare un reportage della visita per sfatare le leggende che avvolgono Elsewhere. Una serie di segnali, però, comincia presto ad allarmare il gruppo: cosa sono quei rumori che, come nelle più classiche storie di fantasmi, echeggiano tra le pareti? I due sacerdoti che si aggirano per i corridoi sono o no un'allucinazione? Com'è possibile che ogni comunicazione col mondo esterno risulti impossibile? E dov'è finito poi il profilo di Manhattan, sull'altra riva del fiume? Tra schianti improvvisi e flebili mormorii, la villa rivela a poco a poco un passato rimosso, mentre un crescente terrore s'impadronisce dei suoi ospiti.





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RECENSIONE

Ho ritrovato questo libro mentre sistemavo la libreria.
L'ho acquistato qualche anno fa a Verona, in una piccola libreria.
Era nascosto, lontano da occhi indiscreti..forse stava aspettando me.

Non è un thriller, non è un horror.
E' più che altro una ghost story, una storia di fantasmi.

E voi, credete ai fantasmi?

Joan Freeboard è un agente immobiliare di successo, famosa per far acquistare l'invendibile.
La sua nuova sfida è la vendita di ELSEWHERE, una villa degli anni '30 posta su una boscosa isola sul fiume Hudson.
Girano strane voci in merito alla vitta, ovvero che sia abitata da spiriti maligni.
Un marito geloso che uccise la moglie per poi togliersi la vita.
Da allora ai successivi inquilini, negli anni, successero solo disgrazie.
L'ultimo erede decise, così, di mettere la villa in vendita, provando a liberarsi di quell'eredità che porta solo morte e dolore.

Joan ama le sfide folli e difficili, così decide di riunire un piccolo gruppetto di specialisti per dar vita ad un reportage che, a suo avviso, potrebbe essere decisivo e fondamentale per la vendita di Elsewhere.

Fu cosi che Joan, un suo caro amico scrittore, una sensitiva ed un esperto di fenomeni paranormali si incamminarono verso l'oscurità di quell'imponente villa in mezzo al bosco.

Ognuno di loro, però, sembra nascondere segreti inconfessabili.
La loro vita è circondata da ombre, da conti in sospeso che sono tornati a bussare alla porta della loro anima.

Non sono soli in quella casa, c'è qualcuno o qualcosa che li osserva e li giudica in silenzio.

E' una lettura adatta a tutti, persino ad una fifona come me.
Si legge velocemente ed insinua nella mente del lettore quel velo di paura necessario per coinvolgerlo fino all'ultima pagina.

Un finale che spiazza e sorprende.
Non me l'aspettavo e ne sono rimasta piacevolmente colpita.

Se avete bisogno di una lettura "da brividi", ve lo consiglio ;)

Buona Lettura!

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martedì 14 luglio 2020

Recensione "Ninfee nere" di Michel Bussi

Un thriller ricco di colori.
I colori dei quadri di Monet.


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NINFEE NERE
di Michel Bussi
edito Edizioni E/O


TITOLO: NINFEE NERE
AUTORE: MICHEL BUSSI
EDITORE: EDIZIONI E/O
PAGINE: 394 
PREZZO: Cartaceo € 16 - Ebook € 11.99

TRAMA

A Giverny in Normandia, il villaggio dove ha vissuto e dipinto il grande pittore impressionista Claude Monet, una serie di omicidi rompe la calma della località turistica. L’indagine dell’ispettore Sérénac ci conduce a contatto con tre donne. La prima, Fanette, ha 11 anni ed è appassionata di pittura. La seconda, Stéphanie, è la seducente maestra del villaggio, mentre la terza è una vecchia acida che spia i segreti dei suoi concittadini da una torre. Al centro della storia una passione devastante attorno alla quale girano le tele rubate o perse di Monet (tra le quali le Ninfee nere che l’artista avrebbe dipinto prima di morire). Rubate o perse come le illusioni quando passato e presente si confondono e giovinezza e morte sfidano il tempo.
L’intreccio è costruito in modo magistrale e la fine è sorprendente, totalmente imprevedibile. Ogni personaggio è un vero enigma. Un’indagine con un succedersi di colpi di scena, dove sfumano i confini tra realtà e illusione e tra passato e presente. Un romanzo noir che ci porta dentro un labirinto di specchi in cui sta al lettore distinguere il vero dal falso.


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RECENSIONE

"Tre donne vivevano in un paesino.
La prima era cattiva, la seconda bugiarda, la terza egoista.
Il paese aveva un grazioso nome da giardino: Giverny".

Mi avevano avvisato del fatto che questo libro sarebbe stata una vera e propria bomba e...
Si, devo dire che sul finale sono partiti a raffica i fuochi d'artificio!!!!

NINFEE NERE è un'esplosione di colori vera e propria.
Ambientato nel paese nativo di Monet, questo thriller altro non è che una scacchiera.
Un gioco geniale, l'enigma perfetto per una mente contorta.

Le vite di tutti i personaggi sono collegate dallo stesso filo invisibile.
Tutta il racconto ruota introno all'omicidio di un famoso agente immobiliare ( e non solo!! ), ma non sarà l'unica pennellata nera della storia perchè si parte dal presente per poi fare un tuffo nel passato sino ad arrivare al futuro.

Un gioco temporale che terrà in lettore in uno stato d'ansia perenne.

Omicidi, sparizioni, segreti e tradimenti.
Tutti tasselli di un puzzle dalla soluzione quasi impossibile, se non per veri esperti.

La voce narrante della storia sarà quella di una vecchia signora sempre di nero vestita.
In paese la chiamavano la strega perchè abitava nella torretta di un vecchio mulino, in riva al ruscello.
Un punto di osservazione ottimo, per spiare la vita degli abitanti di Giverny.
Poteva agire indisturbata, passare inosservata, senza che nessuno si accorgesse della sua presenza e dei suoi occhi indagatori.
Lei, insieme al suo inseparabile cane Neptune, sarà l'ago della bilancia, la megera, la strega per l'appunto.

Lei sa.
Lei vede tutto.
Lei è ovunque.

"In tutta questa serie di eventi non esiste la minima coincidenza.
Niente è lasciato al caso in quest'affare, al contrario.
Ogni elemento è al posto giusto, nel momento giusto.
Ogni pezzo di quest'ingranaggio criminale è stato sapientemente disposto e credetemi, lo giuro sulla tomba di mio marito, niente potrà fermarlo".

Quasi 400 pagine di estasi.
Si leggono velocemente perchè l'autore è stato così bravo da incatenarmi alle pagine del libro, senza possibilità di fuggire via.
Sono arrivata alla fine dicendo "Ma seriamente"?
Inimmaginabile, una sorpresa ben riuscita non posso dire il contrario!!!

Un genio, davvero.
Ci vuole una bella dose di fantasia e creatività per dar vita ad una storia del genere.

Bell, bello, bello.

Se amate il thriller, dovere assolutamente leggere NINFEE NERE.
Confermo e sottoscrivo ciò che avevano detto a me "Questo libro è una bomba"!!

Occhio che, prima o poi, scoppia!!

Buona lettura :)

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venerdì 10 luglio 2020

Recensione "Il volto dell'assassino" di Amy McLellan

Quando puoi fidarti solo di te stessa,
tutto diventa più difficile.

Nessuno ti crede, sei sola contro tutti.

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IL VOLTO DELL'ASSASSINO
di Amy McLellan
edito Corbaccio



TITOLO: IL VOLTO DELL'ASSASSINO
AUTORE: AMYMCLELLAN
EDITORE: CORBACCIO
PAGINE: 347
PREZZO: Cartaceo € 18.90 - Ebook € 9.99

TRAMA

In seguito a un drammatico incidente, Sarah ha cominciato a soffrire di un disturbo neurologico molto particolare: ha perso in parte la memoria, ma soprattutto non riesce più a riconoscere i volti delle persone. Da allora vive con la sorella vedova e con il nipote. Fino a quando, una sera, qualcuno si introduce a casa loro e, mentre Sarah guarda la televisione, la sorella viene pugnalata a morte. Sarah accorre sentendo delle grida provenire dalla cucina, e vede un uomo accanirsi sul corpo della sorella.
Ma lei sa che il ricordo di quel viso si perderà per sempre nella nebbia della sua mente e che arrivare capire cosa è successo sarà un’impresa praticamente impossibile.
Eppure deve provarci…


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RECENSIONE


"Vent'anni fa ho avuto un incidente d'auto.
Mio cognato è morto ed io sono stata un anno in coma.
Mi è rimasto un deficit neurologico. Prosopoagnosia.
La chiamano anche cecità per i volti, ma è un termine impreciso".

Sarah e Joanna stanno cenando davanti alla tv, quando sentono suonare alla porta.
Per ovvi motivi sarà Joanna ad andare ad aprire.
"E tu cosa ci fai qui"?, dice Joanna in tono spaventato.
Sono le ultime parole che Sarah sentirà pronunciare a sua sorella.
Succede tutto velocemente.
L'assassino è scaltro, sembra conoscere la casa, si muove con fin troppa confidenza e rapidità.
Sarah vede morire la sorella davanti ai suoi occhi, dopidichè viene percossa ed aggredita e lasciata a terra.
E' Alan, il vicino, a chiamare la polizia.

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Come può Sarah riconoscere l'assassino di sua sorella Joanna se non riconosce i volti?
La malattia che l'ha colpita vent'anni prima è stata la sua condanna a vita.
Non c'è possibilità di guarigione, Sarah deve conviverci.

Forse l'assassino era a conoscenza della sua malattia, sapeva di poter agire indisturbato, andando a colpo sicuro sapendo che Sarah non avrebbe mai potuto identificarlo.

Gli investigatori, però, sembrano non credere alla sua versione.
Perchè nulla è mai come sembra e le divergenze tra le sorelle salteranno fuori quasi immediatamente.
Da vittima Sarah passa a principale sospettata.

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Sarò sincera, le prime 50/60 pagine sono state poco scorrevoli.
La storia è partita in retromarcia, non spiegando per bene dall'inizio i personaggi.
Diciamo che sono stati presentati un pò malamente.
L'età delle sorelle l'ho capita dopo un centinaio di pagine, non essendo stata l'autrice molto chiara sin dall'inizio.

Questa, per me, è forse l'unica pecca.
Perchè superate le cento pagine la storia decolla, volta, entra nel vivo non lasciando spazio a dubbi e perplessità.

Sarah era completamente dipendente dalla sorella, la sua invalidità non le ha più permesso di condurre una vita normale.
Uscire, lavorare, fare amicizia.
Almeno non da sola, ha sempre avuto bisogno di Joanna.
Il nipote James vive oramai fuori casa.

Forse l'assassino sapeva anche questo.
Ovvero che avrebbe trovato le sorelle sole, indifese.

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Le ultime duecento pagine me le sono divorate, come se fossi stata a digiuno da mesi!

Ansia, adrenalina, mistero, senso di inquietudine, paura.
Tutti ingredienti essenziali per dar vita ad un thriller eccezionale.
E' a dir poco macchiavellico, smonta e rimonta la scena del crimine.
Quando pensi di aver intuito CHI, ecco che arriva la mazzata che ti fa ripartire da zero.

"Il passato è come un'ombra, non ti abbandona mai.
E adesso ha portato i suoi segreti via con sè".

Già, proprio così.
Perchè la chiave di tutto sta proprio negli anni precedenti all'incidente.
Chi era veramente Sarah?
Cosa nasconde?
Che ruolo ha in tutta questa faccenda?
E' vittima o carnefice?
Di chi si può fidare?

Ogni singolo personaggio ha qualcosa da nascondere.
Non c'è famiglia che non abbia un qualche scheletro rinchiuso nell'armadio.

Domande su domande.
La risposta non tarderà ad arrivare se lascerete che la storia vi trascini via con sè.
 Credetemi se vi dico che avrete serie difficoltà a lasciare il libro sul comodino, perchè la voglia di sapere supererà la stanchezza della giornata.

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Io, come sempre, me lo sono goduto perchè mai e poi mai mi sarei immaginata quel finale.
Da urlo, da paura.
Chi cavolo l'avrebbe detto?
Io no di sicuro :)

Buona lettura!



sabato 4 luglio 2020

Recensione "Vie di Fuga" di Lucrezia Sarnari

Vie di Fuga o lo si ama, o lo si odia.
Io l'ho amato e vissuto a 360°.

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VIE DI FUGA
di Lucrezia Sarnari
edito Rizzoli 



TITOLO: VIE DI FUGA
AUTORE: LUCREZIA SARNARI
EDITORE: RIZZOLI
PAGINE: 304
PREZZO: Cartaceo € 18 - Ebook € 9.99
TRAMA 

"Sogna una storia 'alla Jane Austen' da sempre, ma vive Moravia." Non è l'inizio di una commedia romantica ma è la vita di Giulia, trentasette anni e il timore costante di aver scelto la strada sbagliata. L'unica volta che si è sentita in pace con la propria coscienza, perché non ha cercato la fine di una storia prima ancora di viverla e ha sposato suo marito, be' l'amore si è trasformato in quieto affetto. Nel frattempo ha trovato la sua via di fuga dalla realtà, quello che le sembra l'Amore con la "a" maiuscola, e si è incastrata in una conversazione a suon di notifiche che fanno trepidare il cuore, battute brillanti, selfie da inviare con nonchalance e ultimi accessi da controllare. Lui è Carlo, ed è sposato. Essere amanti è romantico solo il primo anno, e ai tempi della messaggistica istantanea solo il primo mese. Perché non c'è niente di peggio delle spunte blu quando lui visualizza e non risponde. Forse. Un giorno Internet salta, i social vanno in down, gli smartphone smettono di funzionare e "sta scrivendo" resta sullo schermo all'infinito. Non sono più i tempi di "Harry ti presento Sally", adesso c'è "Fleabag". E quando tutte le vie di fuga svaniscono e ti ritrovi in un bar di provincia a controllare ossessivamente la connessione che non torna, rimane soltanto una cosa da fare: smettere di rifugiarti nel mondo del "e se?", tirare fuori dal cellulare tutto quello che ci hai nascosto e prendere delle decisioni.

 *

RECENSIONE

Immaginate di svegliarvi, prendere il telefono per controllare chiamate, notifiche o messaggi e ...
Non c'è connessione, zero, tabula rasa.

Il primo pensiero sarà "E adesso come faccio?".

La mancanza di connessione con il resto del mondo ci rende vulnerabili perchè, oramai, non sappiamo più godere ed assaporare i rapporti umani, ci nascondiamo dietro lo schermo di un telefono, usandolo come scudo protettivo.

Questo è ciò che accade a Giulia, trentasette anni, insegnante di italiano al liceo di Perugia, sposata con Mattia, suo collega di lavoro, amante di Carlo, giornalista milanese conosciuto durante un viaggio a Roma, dove frequenta un corso di scrittura.

Giulia è per pochi.
E' insicura, un pò egoista, in lotta continua per riassaporare la felicità persa da oramai troppo tempo.
Il suo matrimonio sta attraversando un periodo di crisi, dovuto all'abitudine, alla mancanza di cura ed attenzione, all'assenza di stimoli, insomma si trova in una fase di stanby.
Giulia si sente soffocare tra quelle quattro mura che ha sempre desiderato e sognato, si sente trasparente agli occhi di Mattia che sembra non rendersi conto che testa, cuore e mente di Giulia sono distanti anniluce da lui, da loro.

*
"Era lei a non funzioanre, la sua incapacità di vedere gli aspetti positivi delle cose, di godere di quelle che aveva invece di desiderare le vite che non erano sue e che non aveva nè il coraggio nè la condizione necessaria per vivere".
 * 

Giulia cerca quindi una via di fuga da quella vita infelice e la trova tra le braccia di Carlo.
Un uomo galante, presente (non tanto materialmente quanto virtualmente, mi verrebbe da pensare all'amore ed al corteggiamento ai tempi di Whatsapp, dove tutto sembra così semplice, cosi perfetto) che la fa sentire Donna, amata e desiderata.

La sua via di fuga sarà la ricerca del brivido, di quella trasgressione che tornerà a farle battere il cuore.
L'attesa di quella chiamata, di quel messaggio che diventerà la ragione delle sue giornate, dei suoi cambi d'umore. 

*
"Non si perdonava di non essere abbastanza affermata, coraggiosa, bella, onesta, fedele, nè abbastanza fuori di testa da vivere come le sarebbe piaciuto: libera.
...
Si sentiva stanca di cercare di dimostrare il contrario, di continuare a mettere strati di sorrisi e di canzoni urlate e di feste e di uscite fino a tardi la sera, su quel vuoto enorme che aveva dentro".
*

Non condivido la sua scelta, io sono contro il tradimento.
Mi siederei ad un tavolino ed analizzerei cosa va o non va nel mio rapporto, ne parlerei con il diretto interessato, cercherei, per quanto possibile, di trovare una soluzione senza tradire, senza mentire, senza raccontare bugie su bugie.

 *
 "A volte possono sembrare vie di fuga, ma almeno ci permettono di respirare boccate d'ossigeno, di vivere vite che non sempre possiamo permetterci".
 *

Questo libro non racconta solo la vita di Giulia.
Nel corso della lettura faremo la conoscenza dei Irene e Francesca, le sue migliori amiche, anche loro vittime del lockdown, che farà luce su verità scomode che, forse, in una situazione di normalità non sarebbero mai uscite allo scoperto.
Perchè ognuno di noi nasconte un piccolo scheletro nell'armadio, nessuno è perfetto, tutti prima o poi dobbiamo tornare a fare i conti con i fantasmi del passato.
Quale migliore occasione se non l'isolamento forzato dal mondo virtuale?
Perchè non c'è cosa migliore che ritravarsi a bere un caffè con un'amica e parlare, ascoltare e parlare.
Guardarsi negli occhi, comprendere il velo di tristezza che ci copre il volto, sentirsi al sicuro avendo vicino la persona che sai non ti abbandonerà mai. 
Perchè anche l'amicizia è una bellissima forma d'amore.

Incontreremo anche alcuni studenti di Giulia che, nonostante la giovane età, vivranno momenti di crisi, di rabbia, di insicurezza, che metteranno in discussione quella che pensavano fosse la vita perfetta e, quasi, invidiabile.

Ci sono Camilla e Stefano, il cui amore dovrà superare la difficile prova del tradimento, non carnale e materiale, bensì quello che riguarda la fiducia e che brucia ancora di più.
Perchè quando tradisci la fiducia di una donna, adulta o giovane che sia, recuperarla sarà una strada in salita, piena di ostacoli.

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"Quanto ci avrebbe messo Camilla a capirlo?Ad aprire gli occhi e vederlo per quello che era davvero?Un ragazzo viziato e superficiale che, invece di ammettere quello che provava, preferiva difendersi dalle prese in giro offendendo la ragazza che invece a lui teneva davvero".
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Ammettere l'errore non è semplice.
Ammettere di aver sbagliato costa fatica ma, a volte, fare un passo indietro può servire per ripartire da zero, più forti di prima.

Come vi dicevo all'inizio, VIE DI FUGA è un libro che ho amato.
Mi ha fatto riflettere, ha messo in luce le mie debolezze di donna, facendomi apprezzare la mia vita per quella che è, la vita che ho scelto e che devo proteggere, sempre ad ogni costo.

Ho amato il finale, tanto.
Non posso parlarvene per ovvi motivi. 
Posso solo dirvi che, forse, il sentimento di antipatia che proverete per Giulia durate la lettura, si trasformerà in affetto perchè tutti possono sbagliare ma non è detto che tutti abbiano l'umiltà di ammetterlo. 

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"Tolgo i guanti e tiro fuori il cellulare dalla tasca, scorro le notifiche, un paio di Facebook e nessun messaggio. Apro Whatsapp e scorro i nomi, su e giù un paio di volte, poi apro la chat del nome in testa".
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Mi fermo qui.
Date una possibilità a Giulia, date una possibilità alla storia di Lucrezia perchè ne vale la pena.
Si legge velocemente, è scorrevole, una piacevole compagnia.

Buona lettura!

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mercoledì 1 luglio 2020

Recensione "Giura" di Stefano Benni

Più che un romanzo, "Giura" è una fiaba in chiave moderna.

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GIURA
di Stefano Benni
edito Feltrinelli



TITOLO: GIURA
AUTORE: STEFANO BENNI
EDITORE: FELTRINELLI
PAGINE: 208
PREZZO: Cartaceo € 16.50 - Ebook € 9.99
 TRAMA

 Febo ha tredici anni e vive insieme ai nonni in un piccolo borgo sull'Appennino all'ombra dei Castagni Gemelli, popolato da leggende paurose e da un'umanità bizzarra e variopinta: ci sono Bue e suo padre Chicco, Slim e i sette fratelli Carta, Pietrino detto Zanza che di Febo è il più caro amico, Celso l'indio silenzioso con il suo cavallo Strappafiori. E poi c'è Ca' Strega, dove vive Luna, muta e selvaggia, con la sua stravagante famiglia capeggiata da una nonna dotata di poteri magici. Il destino di Febo e Luna è segnato da un pomeriggio al luna park, e dalla profezia su una misteriosa mano di ferro. Le loro strade si dividono – lei finisce in un istituto di suore dove il dottor Mangiafuoco le farà recuperare la voce, mentre lui va a studiare in città dove ritrova un padre megalomane, sempre sul punto di concludere "un grande affare" e una madre amareggiata. Pur se lontani, Febo e Luna non smettono mai di pensarsi e di volersi bene. Lui tutto grandi teorie e proclami, lei concreta e battagliera. Il destino della loro vita è lasciarsi e ritrovarsi, e ogni volta il loro distacco è preceduto dalla separazione, premonitrice e crudele, di un'altra coppia di amanti. Anche quando, sullo sfondo di un'Isola cristallina, si illudono brevemente di poter restare sempre insieme, si perderanno. Gli anni passano, Febo adesso ha un figlio amato e indipendente, e della passione per la natura e l'ecologia ha fatto un mestiere; Luna aiuta i deboli e insegna la lingua dei segni a chi non ha la voce. Su di loro incombe l'ultima separazione, lei nel gelo del Nord, lui nel cuore di una foresta tropicale.


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RECENSIONE 


"Giura che non mi dimenticherai"

Questa,a mio avviso, è la frase simbolo dell'intera storia o, come piace definirla a me, fiaba.
Febo e Luna, Luna e Febo.
Li conosciamo bambini, li scopriamo adolescenti e li ritroviamo adulti.

Tutto ebbe inizio su di un castagno, il punto di controllo di Febo, una posizione privilegiata dal quale può "spiare" l'intera valle, compresi i suoi compaesani.

Tra questi c'è Luna, una bambina dai lunghi capelli neri, gli occhi chiari, quasi trasparenti, con una famiglia sfortunata e disgraziata alle spalle.
Un papà sempre ubriaco e violento ed una Nonna Strega, dalla quale erediterà molto più di una semplice somiglianza.
Luna non parla, non è muta, semplicemente un evento traumatico del passato le ha tolto la voce.

Luna e Febo amano passare i pomeriggi insieme, correre verso i Castagni Gemelli, uniti in un unico abbraccio, e lanciarsi dal fienile.

Sarà proprio un lancio "sbagliato" a cambiare le loro vite, allontanandoli l'uno dall'altra.

Le loro strade si dividono.
Luna viene trasferita, dopo un grave incidente, presso un Istituto di Suore per curare il suo mutismo.
Febo torna in città dal padre, poco presente, che vive facendo il passo più lungo della gamba.

 
Si sono salutati giurandosi di non dimenticarsi e così sarà.
Perchè nonostante i chilomentri che li separano, il destino li riunirà, quando meno se lo aspettano ma non per sempre.
Questa è la loro "condanna", ritrovarsi per poi perdersi di nuovo, ancora ed ancora.

Leggendo GIURA ho capito che il grande amore, nelle sue forme più disperate, esiste.
Il destino vestirà i panni del burattinaio in questa giostra che gira e gira mescolando le loro vite, unendoli e separandoli ma mai e poi mai sarà in grado di distruggere due cuori che sono destinanti a stare insieme.

Quanto può costare mantenere una promessa?
E' facile giurare amore eterno, promettere che niente e nessuno spezzerà il filo che tiene le loro vite legate.
E' altrettanto facile mantenere tutto questo?
Non cadere in tentazione, non dimenticare o, semplicemente, allontanare i ricordi dal presente?

GIURA è una fiaba scritta in chiave moderna.
Tutte le favole iniziano con C'ERA UNA VOLTA...
e finiscono con E VISSERO FELICI E CONTENTI.

Sarà così anche per Febo e Luna?

Lo scoprirete solo leggendo :)