giovedì 29 ottobre 2020

Recensione "L'Ultimo Marinaio" di Andrea Ricolfi

 Un viaggio meraviglioso tra le mille sfaccettature della solitudine.

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L'ULTIMO MARINAIO
di Andrea Ricolfi
edito Garzanti




TITOLO: L'Ultimo Marinaio
AUTORE: Andrea Ricolfi
EDITORE: Garzanti
PAGINE: 147
PREZZO: Cartaceo € 16 - Ebook € 9.99

TRAMA

Matias vive sull’isola di Noss, uno scoglio deserto scaraventato in mezzo al mare della Norvegia, gelido e misterioso. Il mare che è tutto per lui. Il mare che, quando era solo un bambino, gli ha portato via il padre per sempre. L’unica eredità che ha ricevuto è il Marlin, una barca di legno costruita a mano. È da qui che nasce il suo sogno: dare vita a una scuola di vela. Una scuola per forgiare marinai come ce ne sono stati un tempo. Una scuola aperta tutti i giorni dell’anno, per insegnare, attraverso i segreti del navigare, i segreti della vita. È così che Matias incontra Tomas, arrivato a Noss per mettere a disposizione degli allievi quello che ha appreso solcando le distese blu di tutto il mondo: il mare è pericoloso e non importa quante tempeste si siano affrontate, perché quella successiva mette la stessa, identica paura di morire. È la legge del mare, una legge crudele, ma mai crudele quanto quella degli uomini. Tomas è un uomo silenzioso, in disparte rispetto al resto del mondo, come il canto di una voce lontana che nessuno sa decifrare. Matias scopre in lui un’anima pura, capace della forza più vigorosa, ma anche della tenerezza più inaspettata. Virata dopo virata, mentre la notte del Nord si illumina di luci che danzano nel cielo, diventa non solo un maestro, ma un amico. Perché far parte di un equipaggio insegna che il vento non si deve affrontare da soli. Mai.




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RECENSIONE

Quello che mi manca in questo periodo è il tempo.
Tempo per leggere, tempo per pensare a me stessa, tempo per fare qualsiasi cosa.
Lavoro tanto e la sera sono stanca, non riesco a prestare attenzione alla storia che ho davanti.

Sono stati mesi difficili, di forte stress.
Avevo bisogno di una lettura che mi trasmettesse calma, pace e serenità.
Ho trovato ciò che cercavo tra le pagine de L'ULTIMO MARINAIO.
Un libricino piccolo ma dal cuore grande.

E' la storia di Matias, della sua casetta sull'isola di Noss, dell'amore per il mare, quel mare che in giovane età gli ha portato via il padre, lasciandogli solo il Marlin, la sua barca di legno costruita a mano.
Non una semplice barca, ma il luogo di tanti momenti felici.

E' la storia della sua amicizia con Jonas, della loro "Casa del Vento" , una scuola pensata e costruita da zero per giovani marinai ed amanti del mare, una scuola di formazione non solo tecnica, con l'obiettivo di insegnare "il mare" , aiutandoli a sconfiggere le loro paure.

E' la storia di Tomas Henkel,un marinaio solitario con un bagaglio di vita e di esperienza grande quanto la sua passione per il mare.

"Il mare è pericoloso e non conta quante tempeste tu abbia visto.
La successiva ti farà venire la stessa paura di morire della precedente e ciò che avrai imparato da tutte quelle già separate non ti aiuterà ad affrontarne una nuova.
Questo è più o meno tutto quello che so".

E' una storia di rispetto e fiducia.
Affidare la propria vita ad un'altra persona non è semplice, bisogna mettersi in gioco.

"Penso di aver capito che ci sono creature destinate a passare nella nostra vita quasi di soppiatto, a dispetto della profondità che riescono a toccare nella nostra anima.
Possono essere persone, gatti, forse anche cose.
Sentiamo di essere legati a quella creatura, percepiamo che una possibilità di noi stessi vive in lei, ma siamo destinati a farla scorrere via come scorre via una foglia d'acero, rossa e sottile, caduta in un torrente di montagna".

Andrea Ricolfi la descrive come una storia di mare, una storia di amicizia ed una storia di vita.
Non posso che essere d'accordo con lui.

L'ULTIMO MARINAIO mi ha trasmesso tranquillità, pace e benessere, siamo entrati in sintonia sin da subito.
E' un viaggio meraviglioso alla scoperta della solitudine, di ciò che rappresenta nella vita di ognuno di noi.
La solitudine non deve fare paura, al contrario deve renderci forti, sicuri e coraggiosi.

Amo la solitudine, amo ritagliarmi del tempo per me stessa, amo sentirmi bene.
Ho amato questo libro forse proprio perchè mi identifica parecchio.

"Tutti, quando ci specchiamo,vediamo una persona diversa da quella che siamo. Vediamo un misto di quello che ci crediamo e di quello che gli altri credono di noi. E agiamo pensando di dover compiacere quell'immagine".

Stiamo vivendo un momento difficile.
Questo, secondo me, è un libro adatto alla vita di ognuno di noi, capace di donarci attimi di pace, calma e serenità.

Abbiamo bisogno di sognare ad occhi aperti, di sorridere, di stare bene.
Proprio per questo vi consiglio la lettura de L'ULTIMO MARINAIO, ve lo consiglio con tutto il cuore.

Buona lettura :)

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domenica 4 ottobre 2020

Recensione "Quello che si salva" di Silvia Celani

 Una storia delicata ed intensa.
Un viaggio tra passato e presente.

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QUELLO CHE SI SALVA
di Silvia Celani
edito Garzanti



TITOLO: QUELLO CHE SI SALVA
AUTORE: SILVIA CELANI
EDITORE: GARZANTI
PAGINE: 288
PREZZO: Cartaceo € 16.90 - Ebook € 9.99

TRAMA

Abbiamo una vita sola per essere ciò che vogliamo. Solo un passo divide Giulia dalla vetrina. Un passo che, però, le sembra il più lungo che abbia mai fatto in vita sua. Dietro il vetro, c’è un oggetto che non vede da tanto tempo, ma la cui immagine è impressa a fuoco dentro di lei. Per tutti è una semplice trottola, ma per Giulia rappresenta l’attimo in cui il mondo si è fermato, lasciandola in bilico sull’abisso. Ora è di nuovo davanti ai suoi occhi. All’improvviso rivede sé stessa giovane. La ragazza che nel 1943, nei mesi dell’occupazione tedesca di Roma, ha trovato il coraggio di combattere per la libertà, di impugnare una pistola per reagire all’orrore nazista, di premere il grilletto con le mani che fino al giorno prima sfioravano con delicatezza i tasti di un pianoforte. Come se fosse l’unica scelta possibile, come se un’altra strada non fosse percorribile. Accanto a lei, Leo e il loro amore, nato nei rifugi in cui sono stati costretti a nascondersi e tra gli abbracci per superare la paura. Leo che una notte le ha detto che, qualunque cosa fosse accaduta, avrebbe dovuto custodire la trottola che le aveva mostrato. Un oggetto che, per lui, significava moltissimo. Così nulla sarebbe mai cambiato tra di loro. Quando, dopo una retata, Giulia ha perso le sue tracce, non è più riuscita a ritrovare la trottola. Quel giorno tutto ha smesso di girare. E adesso eccola di fronte a lei, dietro quella vetrina. Giulia deve scoprire come sia finita lì. C’è un’unica persona a cui è pronta a raccontare la propria storia: Flavia, che ha cresciuto come fosse una nipote. Perché sappia che non è vero che i vuoti lasciati dalle persone che abbiamo amato non si riempiono più. In realtà sono sempre colmi della loro presenza: bisogna solo non aver paura di ascoltare.


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RECENSIONE

Quando la Casa Editrice Garzanti mi ha contattata per leggere il nuovo romanzo di Silvia Celani, non ho avuto alcuna difficoltà a dire "Si!!!!".
Perchè?
Semplice, mi sono innamorata della sua scrittura con la precedente storia 

La storia viene narrata in due differenti salti temporali.
Si parte dal lontano 1943, gli anni della Resistenza, dell'occupazione tedesca a Roma, per arrivare ai giorni  nostri.
Giulia, giovane attivista negli anni '40, una ragazza coraggiosa, che lotta per la libertà del proprio Paese insieme ad un gruppo di ragazzi, tra cui Leone.
Giulia che, nel presente, è Nonna Luli, una persona molto importante per Flavia, venticinque anni, che vive la sua vita a metà, nascondendo i problemi in un cassettino del cuore, lasciando che sia il tempo a darle le risposte che cerca ed il coraggio di cambiare da sè le carte in tavola.
Una famiglia divisa da oltre dieci anni, una storia d'amore che, oramai, è diventata abitudine, un lavoro che ama ma che non è ciò che sognava di fare da grande.
L'unica presenza costante nella sua vita è, per l'appunto, Nonna Lui, una nonna non di sangue ma d'amore.

"Per lei è sempre stato più semplice accontentarsi di ciò che le viene riservato, restituendo molto di più a chiunque le offra briciole della propria attenzione, del proprio tempo, del proprio amore.
Perchè in fondo è questo che crede di meritare.
Perchè in fondo poco è meglio di niente. E Flavia conosce quel niente".

Il nove settembre il corso della loro storia prenderà una piega differente, succederà qualcosa che scombussolerà le loro vite, riportando a galla fantasmi del passato per Nonna Luli e facendo scattare un inaspettato colpo di fulmine per Flavia.

Una trottola di ceramica blu.
Un oggetto semplice per tutti noi ma non per Nonna Luli che, in pochi istanti, torna ad essere Giulia, una giovane donna dai capelli biondi pronta a difendere i propri ideali, una giovane donna che ha sofferto molto e che, per colpa dei nazisti, ha perso la sua famiglia e l'amore della sua vita.

Ho amato i personaggi di Giulia e Flavia, mi sono affezionata a loro pagina dopo pagina.
Ho letto ed ascoltato la loro storia, ho cercato di imparare qualcosa dalla loro esperienza, facendone tesoro per quel che sarò la mia vita, per le decisioni che dovrò prendere, per il coraggio che dovrò sempre avere per superare ostacoli e difficoltà.
    
QUELLO CHE SI SALVA è un inno alla vita.
E' un libro ricco di storia, di testimonianze, di amore e coraggio.

Poi c'è il destino.
Amori che "fanno giri immensi e poi ritornano", amori che sbocciano così, con un semplice sguardo, con una richiesta silenziosa di "vorresti passare il resto della tua vita con me"?.

La scrittura di Silvia Celani è, per me, sinonimo di garanzia.

Se avete bisogno di leggere una storia che vi scaldi il cuore in queste fredde giornate di pioggia, questa è senz'altro quella giusta.

Buona Lettura ;)

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