martedì 3 agosto 2021

Recensione "L'ultimo ospite" di Paola Barbato

 Una corsa contro il tempo.
Presenze oscure.
Cosa, o chi, si nasconde all'interno della Villa?

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L'ULTIMO OSPITE
di Paola Barbato
edito Piemme



TITOLO: L'ULTIMO OSPITE
AUTORE: PAOLA BARBATO
EDITORE: PIEMME
PAGINE: 413
PREZZO: Cartaceo € 18.50 - Ebook € 9.99

TRAMA

All'inizio è solo una sensazione, un fastidio. L'odore di polvere mista a muffa, certo. Ma anche qualcosa di stonato, un dettaglio fuori posto. È questo ciò che prova Letizia quando mette piede per la prima volta a Olimpia d'Arsa, una villa antica e quasi in rovina in cui è costretta a rinchiudersi per qualche giorno con Flavio, il notaio che le ha dato un lavoro e una ragione per ricominciare. La proprietaria della casa è morta novantenne senza eredi né testamento e i lontanissimi parenti si sono fatti avanti come bestie avide e feroci, pronti a scannarsi tra loro per impossessarsi della tenuta. E di tutto quello che c'è dentro. Un incarico come tanti. Ma non questa volta. Sono solo piccoli dettagli che non combaciano, un cuscino spostato, una serie infinita di armadi nascosti nella boiserie, il cane di Letizia, che in quella casa non vuole entrare, e una luce azzurra, comparsa per brevi istanti una notte dalle bocche di lupo del seminterrato. Sono solo scherzi della mente, si ripete Flavio, compreso nella propria razionalità. Ma Letizia è certa che non sia così e la sua fervida immaginazione si accende quando trova oggetti infantili sepolti nella casa, ciocche di capelli biondi, muffole, piccoli trofei. Perché una donna senza figli né nipoti avrebbe dovuto conservarli? Perché avrebbe dovuto nasconderli? Ora Flavio e Letizia sono dentro senza possibilità di uscire e il più atroce dei dubbi si insinua nelle loro menti così diverse: e se non fossero soli?

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RECENSIONE

Premetto che è il primo libro che leggo di Paola Barbato.
Avevo alte aspettative, ne ho sentito parlare molto bene e devo dire che non ne sono rimasta delusa,anzi.
E' decisamente il genere che io amo.
Non c'è nulla di Horror ma psicologia pura.
Angoscia, inquietudine, adrenalina, suspase e tutto ciò che un buon thriller può regalare.

Flavio, notaio dall'ottima reputazione, e Letizia, sua assistente, vengono ingaggiati da due famiglie "rivali" dopo la morte della vecchia Zia.
Zia che non ha lasciato nè eredi nè testamento.
L'unica soluzione, quindi, è quella di sigillare Villa Olimpia d'Arsa per procedere all'inventario di tutti i beni lasciati dall'anziana donna per poi dividerli equamente tra i lontani parenti rimasti in vita.

Essendo una tenuta molto grande, Flavio e Letizia, una volta arrivati sul posto, si mettono subito all'opera.
Nessuno, tranne loro due, potrà entrare ed uscire dalla Villa.
Nessuno.
Dopo poche ore dal loro arrivo, però, Letizia si sente a disagio, come se ci fosse una strana presenza oltre alla loro.
Nonostante procedano con precisione ad etichettare tutti i beni della Villa, stanza per stanza, c'è sempre qualcosa fuori posto.
Oggetti che, per logica, non dovrebbero essere presenti nella tenuta, ovvero oggetti che potrebbero benissimo appartenere a dei bambini.
La cosa strana è che la l'anziana Zia non aveva nipoti, nessun bambino ha frequentato negli ultimi vent'anni (se non di più) quella Villa.
Un paio di occhiali da vista rosa, un fischietto ed altri accessori che stonavano con il resto dell'arredamento.
Letizia decide di tenere per sè i suoi dubbi, facendo ricerche sulle origini della famiglia Grisenti.
Scoprirà cose che, forse, avrebbero dovuto rimanere nascoste.

I giorni passano ed oscure presenze continuano ad occupare la tenuta, mettendo in allarme il notaio e la sua assistente.
Non sono soli, qualcuno li spia, li tiene d'occhio.

Com'è possibile se tutte le entrare solo sigillate?
Chi si nasconde, oltre a loro, tra quelle mura?
Chi si sta prendendo gioco della loro psiche?
Chi vuole far in modo che l'inventario vada completamente in pezzi?

Non vi nego che leggendo questo libro ho provato un altissimo tasso d'ansia ed angoscia.
Nulla è come sembra, non c'è assolutamente niente di banale e scontato tra le pagine de L'ULTIMO OSPITE.
Colpi di scena continui che lasciano senza parole.
Inizierete a dubitare di tutto e di tutti.

Flavio e Letizia arriveranno presto ai ferri corti, incolpandosi a vicenda,allontanandosi sempre di più dalla realtà.
Non giocheranno più in coppia, l'oscura presenza riuscirà a metterli l'uno contro l'altra.

Ho letteralmente divorato questo libro in un paio di giorni, ne ero assuefatta. 
Le parole della Barbato creano dipendenza, ti annebbiano la mente facendoti credere il contrario di ciò che realmente è o potrebbe essere.

Leggerò sicuramente altri suoi romanzi perchè mi sono innamorata della sua fantasia, della sua scrittura e della sua capacità di farmi rimanere a bocca aperta.

Per chi ama il thriller psicologico bè, non mi resta che consigliarvi di leggerlo..magari tenendo la luce accesa!!

Promosso a pieni voti!

Buona Lettura ;)

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venerdì 23 luglio 2021

Recensione "Eppure cadiamo felici" di Enrico Galiano

 Una storia vera, raccontata da un autore che ha la splendida capacità di leggere il cuore dei suoi lettori.

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EPPURE CADIAMO FELICI
di Enrico Galiano
edito Garzanti



TITOLO: EPPURE CADIAMO FELICI
AUTORE: ENRICO GALIANO
EDITORE: GARZANTI
PAGINE: 396
PREZZO: Cartaceo € 12 - Ebook € 8.99

TRAMA

Non aver paura di ascoltare il rumore della felicità. «Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, "la felicità è una cosa che cade"? Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota, nelle cose che tutti buttano via». Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un'estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l'appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall'ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l'amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.


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RECENSIONE

La scrittura di Enrico Galiano è sempre una dolce scoperta.
Ho letto diversi suoi libri ed ogni volta ne sono rimasta piacevolmente colpita, perchè ha la straordinaria capacità di leggere il cuore e l'anima dei suoi lettori, giovani e non.

Questa è la storia di Gioia, un'adolescente come tante, la cui vita non è per nulla semplice.
Una situazione familiare difficile, vive con la mamma e la nonna in un appartamento poco accogliente, il padre c'è e non c'è.
E' crescita in metto ad urla, botte e litigi ed il suo unico rifugio, oltre la musica, sono le parole..non parole normali..bensì parole straniere al dir poco intraducibili ma con un significato per lei molto importante.

Se dentro le mura domestiche la situazione è un profondo abisso, a scuola la situazione non migliora..anzi..
Viene presa costantemente di mira dai suoi compagni, esclusa perchè "diversa" da loro.
L'hanno soprannominata "Maiunagioia", un marchio difficile da cancellare.
L'unico con cui Gioia ha un dialogo quotidiano è il professore di Filosofia, che l'ha presa a cuore e crede che in lei si nasconda un grande potenziale di intelligenza e sensibilità.
Si incontrano durante l'intervallo e Gioia ha sempre una domanda per il suo professore che, con la sua calma ed astuzia, risponderà ogni volta togliendole un piccolo dubbio esistenziale.

La vita di Gioia viene stravolta una notte quando, a seguito dell'ennesimo litigio dei suoi genitori, decide di uscire sotto la pioggia e correre finchè le sue gambe non chiederanno pietà.
Ed è proprio quella notte che la vita di Gioia di scontra con quella di Lo, un ragazzo solitario che ama vivere nell'ombra.
Iniziano a parlare, come se si conoscessero da sempre.
Gioia sente di aver incontrato un'anima simile alla sua, perchè Lo comprende le sue paure, le sue fragilità.
Passano intere serate a parlare, confrontarsi, confidarsi...
Il loro legame diventerà da subito indissolubile, dando a Gioia quella forza e quel coraggio che le mancava da troppo tempo, finalmente sente di non essere più sola in questo mondo che sembra girare solo al contrario.

Solo che Lo, rispetto a Gioia, non racconta mai la sua vita..è come se fosse un fantasma solitario..non si sbilancia..vive di notte..si incontrano solo al bar, quando fa buio e nessuno può nè vederli nè sentirli..tanto che a Gioia sembra di vivere una storia immaginaria, che parte solo dalla sua testa.

Gioia domanda, Lo non risponde o risponde a metà.
Finchè un giorno di Lo neanche più l'ombra..
Come se non fosse mai esistito, sparisce nel nulla creando una crepa immensa nel cuore di Gioia.
Delusa, arrabbiata, sconsolata, Gioia non si dà per vinta e farà il possibile per rimettersi sulle tracce di Lo.
Solo lei può riuscire a trovarlo, solo lei lo conosce fino in fondo all'anima.

Ho letto questo libro in due/tre pomeriggi.
Mi ha completamente catturata.
Ho sentito, da subito, affinità con Gioia..ho riso e pianto con lei..ho sperato che la sua vita potesse finalmente avere una svolta positiva.

Come dicevo all'inizio, per me la scrittura di Galiano è una garanzia.
Trasforma le sue storie in lettere d'amore.

Se avete bisogno di una lettura che vi scaldi il cuore, ve lo consiglio!

Buona lettura ;)

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martedì 13 luglio 2021

Recensione "Ogni momento è prezioso" di Raphaelle Giordano

 Una storia di rinascita personale.

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OGNI MOMENTO E' PREZIOSO
di Raphaelle Giordano
edito Garzanti



TITOLO: OGNI MOMENTO E' PREZIOSO
AUTORE: RAPHAELLE GIORDANO
EDITORE: GARZANTI
PAGINE: 252
PREZZO: Cartaceo € 16.90 - Ebook € 9.99

TRAMA

A volte bisogna accettare di perdersi per ritrovarsi. Lo sa bene Giulia che sul lavoro non riesce più a dare il meglio e a casa deve fare i conti con un figlio adolescente, indisciplinato e arrabbiato con il mondo. Finché, dopo l’ennesima mattinata storta, si ritrova a entrare in una singolare bottega. Un negozio pieno zeppo di oggetti strambi: orologi con dodici clessidre che segnano l’ora esatta, ma anche il tempo che fugge; fiori capaci di leggere e verbalizzare le emozioni; diffusori di profumi dei momenti speciali. Oggetti che sembrano inutili, anche se Basile, il proprietario, le promette di insegnarle a usarli per ritrovare la felicità e il benessere perduti. Giulia stenta a crederci. Poi, ripensandoci, decide di stare al gioco. In fondo, ha tutto da guadagnarci. Così, torna da Basile e si lascia guidare alla scoperta di nuovi orizzonti seguendo pochi e semplici consigli: non imbrigliare l’immaginazione ma lasciarla libera di esprimersi, non prendersi troppo sul serio, imparare ad accogliere ciò che è fuori dagli schemi ma ci fa stare bene. Giulia entra così in contatto con la parte più profonda e creativa di sé stessa e si rende conto che basta poco per tornare a comunicare con il figlio. Soprattutto impara che non esistono ostacoli troppo grandi se si trova il coraggio di andare oltre i propri limiti con audacia. Perché quando si prova a condire la vita con più pepe, ci si accorge che è possibile riconquistare la spensieratezza di quell’età dell’oro in cui sono gli altri a preoccuparsi e a prendersi cura di noi.


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RECENSIONE

La storia di Basile e del suo negozio interattivo "Il bazar della zebra a pois" ci terrà compagnia per tutta la lettura.
Il suo personaggio così strambo, così eccentrico e particolare ci farà aprire gli occhi su cosa è realmente importante nella vita.

I sogni, le aspettative, il rischio e la voglia di rivincita contro chi prova a rendere la nostra vita una corsa in salita ad ostacoli.

Basile è un inventore.
Ama creare oggetti in grado di incentivare la nostra mente, oggetti che non si trovano da nessun'altra parte se non da lui.

Un giorno si imbatte in un giovanotto che odia il mondo, odia le persone che lo circondano ed odia chi non apprezza la sua "street art", ovvero l'arte di strada.
Arthur ha sedici anni, un'età difficile, piena di dubbi ed incomprensioni, soprattutto con la madre Giulia, con la quale vive da quando il padre ha deciso di rifarsi una vita altrove.

Arthur si ritrova a girovagare in questo negozietto fuori dal comune, ne rimane attratto e stupito.
Studia gli oggetti sugli scaffali, tenta di capire il loro significato, il loro scopo.
Pensando di non essere visto da Basile, mette in tasca un modellino e se la fila come se nulla fosse.
Ecco, questo sarà l'inizio di una bellissima amicizia, nata da un piccolo errore di gioventù ma che aiuterà Arthur a ricredersi sui rapporti umani e sulla stima e fiducia che nessuno, tranne sua madre, gli ha mai concesso sino a quel momento.

Giulia inizia a notare il cambiamento del figlio, lo vede più partecipe, più attento..nota una luce diversa nei suoi occhi..come se avesse trovato il suo posto nel mondo.
Curiosa del perchè e del per come decide di far visita all'artefice di tutto ciò, Basile.

Basile, l'uomo che, con le sue mille particolarità, le darà la forza ed il coraggio che fino a quel giorno le era mancato.
Il coraggio di inseguire il suo sogno, rischiando, affrontando la paura di non essere all'altezza, di non farcela.
Giulia si sente prigioniera di una vita lavorativa che, oramai, le va stretta.
Ha bisogno di nuovi stimoli, nuovi progetti.
Sarà proprio l'incontro con l'uomo che ha aiutato il figlio adolescente ,ad accendere la miccia che si nascondeva in lei da troppo tempo.

Basile ci insegna che non bisogna mai gettare la spugna, che dai periodi bui possiamo sempre ritrovare la strada per la nostra felicità, qualsiasi essa sia.
Dobbiamo solo crederci, osare, provare e non smettere mai di sognare.

E' stata una bella lettura, lineare e scorrevole.
Una storia di rinascita, dalla quale tutti dovremmo prendere esempio.

Ve la consiglio con molto piacere.

Buona Lettura ;)

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