martedì 8 settembre 2015

LADRA DI LIBRI Intervista SIMONE TOSCANO

"Ora lo so, che senza sogni non si vive,
perchè si è soli con il proprio vuoto..
I sogni sono una porta d' accesso alla felicità."
 ***
  
Sei pronto/a ad entrare nel magico mondo di Mangiatrecase?
Prova a bussare allora.
Per coloro che hanno voglia di sognare, la porta è sempre aperta!


IL CREASOGNI 
 
di SIMONE TOSCANO
ci insegna che i sogni non hanno età, ma hanno forma e colore.

Non importa che tu sia un bambino, un giovanotto, un adulto od un nonno ..
se vuoi, puoi sognare!! 

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A TU PER TU 


 1. Conosciamo meglio Simone Toscano, giornalista e scrittore. Tre parole per descriverti.

Curioso, sognatore, caparbio 

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  2. Come e quando ti sei avvicinato al mondo della scrittura? 

Scrivere per me è qualcosa di naturale perché è strettamente correlato al mio lavoro. Un giornalista fa dell’uso della parola il suo pane quotidiano. Ovviamente c’è una bella differenza tra il raccontare un fatto di Cronaca e lo scrivere un romanzo, ma direi che è stata una bella sfida, interessante e soprattutto stimolante. 

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3. Il CreaSogni, tuo libro d'esordio, sta avendo molto successo. Com'è nata la cittadina di Mangiatrecase? A chi sono ispirati i personaggi del SignorEttore e del piccolo Catello? 

Io credo che ogni storia porti con sé tanto di quello che ha vissuto lo scrittore in prima persona. Il libro è disseminato di facce, di luoghi, di odori che io ho incrociato nella mia vita. Praticamente tutti i personaggi del romanzo hanno un corrispettivo in carne e ossa. Forse gli unici ad essere in parte fuori sono proprio Ettore e Catello. Soprattutto il bambino direi. In Ettore, nel suo sguardo, nel suo percorso, c’è invece un po’di me, ma non sveliamo tutto ai lettori...! Per quanto riguarda Mangiatrecase invece in alcuni tratti me lo sono immaginato come un borgo magari medievale, come quelli in tufo di alcune zone del Centro Italia. In altri passaggi invece mi sono lasciato ispirare dalle sensazioni che mi aveva rimandato un film stupendo come Big Fish, di Tim Burton. Per non essere troppo influenzato però ho evitato di rivederlo durante la scrittura: volevo che nelle pagine del Creasogni entrassero solo le emozioni di quel film, non che fosse una copia, una scimmiottatura. 

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4. Troverai la mia domanda banale, ma: quale sarebbe il sogno che ordineresti al SignorEttore? Cosa vorresti che fabbricasse per te?  

La pace nel mondo, la salute e la felicità per me e per tutti i miei cari possono bastare? Questi li definirei sogni scontati, per gli altri ci possiamo attrezzare, ma al netto delle possibili sfortune della vita io credo che i primi fabbricanti di sogni siamo noi stessi, con le nostre scelte, i nostri comportamenti verso il prossimo. Sorridi al mondo e il mondo ti sorriderà.

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 5. Che tipo di lettore sei?

 Sono un pessimo lettore. Leggo in maniera disordinata e incostante, con periodi di vuoto totale ed altri in cui sovrappongo libri di diverso genere. Incredibilmente non ho mai amato in maniera eccessiva i romanzi. Chi l’avrebbe detto che poi sarei partito proprio da lì, eh? 

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6. Il libro che pensi abbia cambiato il corso della tua vita?

Lo dico e lo ripeto sempre: Il piccolo principe. L’ho letto tantissime volte e so che lo leggerò di nuovo, sfogliandolo sempre con occhi diversi. 

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7. Lavori come inviato nella trasmissione di Mediaset “Quarto Grado”, cronaca nera quindi. Hai mai pensato di scrivere un thriller?  

Non sono sicuro ne sarei capace. E non parlo dal punto di vista della scrittura (anche se credo sia uno dei generi più difficili) quanto invece del fatto che trattando queste tematiche per lavoro, ed occupando il lavoro buona parte della mia vita, ho sentito finora e sento sempre più forte la necessità di “staccare” durante il mio tempo libero: altre storie, altre tematiche, altre sensazioni sulla pelle. Sicuramente vorrò prima o poi raccontare le Storie a cui tengo di più, quelle che ho seguito in prima persona. Ultimamente sono rimasto piacevolmente colpito da un libro bellissimo, un noir coinvolgente scritto da chi con il crimine ha molto più a che fare di me: “Silenzi di porpora” di Carlo Romano, un Maggiore dei Ris di Messina. Lo consiglio vivamente ai lettori di questo blog. 

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8. Cosa pensi della figura professionale di noi BookBlogger?  

Ho scoperto un mondo fantastico, una rete di veri appassionati di libri, che riescono a contagiare e, soprattutto, incuriosire il lettore ad avvicinarsi di volta in volta ad una nuova opera. 

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9. Libro cartaceo o Ebook? A quale fazione senti di appartenere? 

Il cartaceo dà sempre tutta un’altra sensazione, credo sia innegabile. Negli ultimi tempi, diciamo un paio di anni, sto cercando di avvicinarmi anche al mondo degli ebook, forse perché oramai sono abituato a leggere anche il giornale in versione digitale. 

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10. Consiglia un libro ai miei lettori. 

Come suggerito poco fa, in questo momento non ho dubbi: anche se è un genere diversissimo da Il Creasogni, dico convintamente “Silenzi di porpora”. Sfido a trovare un lettore a cui non piacerà. 

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GRAZIE, GRAZIE ED ANCORA GRAZIE A SIMONE PER AVER CHIACCHIERATO CON ME.

Ha confermato la sua disponibilità ed il suo costante interesse per il mondo di noi BookBlogger ;) 

Ovviamente vi consiglio di acquistare IL CREASOGNI.
Non ve ne pentirete,
parola della LADRA DI LIBRI!!!

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