venerdì 10 luglio 2020

Recensione "Il volto dell'assassino" di Amy McLellan

Quando puoi fidarti solo di te stessa,
tutto diventa più difficile.

Nessuno ti crede, sei sola contro tutti.

*

IL VOLTO DELL'ASSASSINO
di Amy McLellan
edito Corbaccio



TITOLO: IL VOLTO DELL'ASSASSINO
AUTORE: AMYMCLELLAN
EDITORE: CORBACCIO
PAGINE: 347
PREZZO: Cartaceo € 18.90 - Ebook € 9.99

TRAMA

In seguito a un drammatico incidente, Sarah ha cominciato a soffrire di un disturbo neurologico molto particolare: ha perso in parte la memoria, ma soprattutto non riesce più a riconoscere i volti delle persone. Da allora vive con la sorella vedova e con il nipote. Fino a quando, una sera, qualcuno si introduce a casa loro e, mentre Sarah guarda la televisione, la sorella viene pugnalata a morte. Sarah accorre sentendo delle grida provenire dalla cucina, e vede un uomo accanirsi sul corpo della sorella.
Ma lei sa che il ricordo di quel viso si perderà per sempre nella nebbia della sua mente e che arrivare capire cosa è successo sarà un’impresa praticamente impossibile.
Eppure deve provarci…


*


RECENSIONE


"Vent'anni fa ho avuto un incidente d'auto.
Mio cognato è morto ed io sono stata un anno in coma.
Mi è rimasto un deficit neurologico. Prosopoagnosia.
La chiamano anche cecità per i volti, ma è un termine impreciso".

Sarah e Joanna stanno cenando davanti alla tv, quando sentono suonare alla porta.
Per ovvi motivi sarà Joanna ad andare ad aprire.
"E tu cosa ci fai qui"?, dice Joanna in tono spaventato.
Sono le ultime parole che Sarah sentirà pronunciare a sua sorella.
Succede tutto velocemente.
L'assassino è scaltro, sembra conoscere la casa, si muove con fin troppa confidenza e rapidità.
Sarah vede morire la sorella davanti ai suoi occhi, dopidichè viene percossa ed aggredita e lasciata a terra.
E' Alan, il vicino, a chiamare la polizia.

*

Come può Sarah riconoscere l'assassino di sua sorella Joanna se non riconosce i volti?
La malattia che l'ha colpita vent'anni prima è stata la sua condanna a vita.
Non c'è possibilità di guarigione, Sarah deve conviverci.

Forse l'assassino era a conoscenza della sua malattia, sapeva di poter agire indisturbato, andando a colpo sicuro sapendo che Sarah non avrebbe mai potuto identificarlo.

Gli investigatori, però, sembrano non credere alla sua versione.
Perchè nulla è mai come sembra e le divergenze tra le sorelle salteranno fuori quasi immediatamente.
Da vittima Sarah passa a principale sospettata.

*

Sarò sincera, le prime 50/60 pagine sono state poco scorrevoli.
La storia è partita in retromarcia, non spiegando per bene dall'inizio i personaggi.
Diciamo che sono stati presentati un pò malamente.
L'età delle sorelle l'ho capita dopo un centinaio di pagine, non essendo stata l'autrice molto chiara sin dall'inizio.

Questa, per me, è forse l'unica pecca.
Perchè superate le cento pagine la storia decolla, volta, entra nel vivo non lasciando spazio a dubbi e perplessità.

Sarah era completamente dipendente dalla sorella, la sua invalidità non le ha più permesso di condurre una vita normale.
Uscire, lavorare, fare amicizia.
Almeno non da sola, ha sempre avuto bisogno di Joanna.
Il nipote James vive oramai fuori casa.

Forse l'assassino sapeva anche questo.
Ovvero che avrebbe trovato le sorelle sole, indifese.

*

Le ultime duecento pagine me le sono divorate, come se fossi stata a digiuno da mesi!

Ansia, adrenalina, mistero, senso di inquietudine, paura.
Tutti ingredienti essenziali per dar vita ad un thriller eccezionale.
E' a dir poco macchiavellico, smonta e rimonta la scena del crimine.
Quando pensi di aver intuito CHI, ecco che arriva la mazzata che ti fa ripartire da zero.

"Il passato è come un'ombra, non ti abbandona mai.
E adesso ha portato i suoi segreti via con sè".

Già, proprio così.
Perchè la chiave di tutto sta proprio negli anni precedenti all'incidente.
Chi era veramente Sarah?
Cosa nasconde?
Che ruolo ha in tutta questa faccenda?
E' vittima o carnefice?
Di chi si può fidare?

Ogni singolo personaggio ha qualcosa da nascondere.
Non c'è famiglia che non abbia un qualche scheletro rinchiuso nell'armadio.

Domande su domande.
La risposta non tarderà ad arrivare se lascerete che la storia vi trascini via con sè.
 Credetemi se vi dico che avrete serie difficoltà a lasciare il libro sul comodino, perchè la voglia di sapere supererà la stanchezza della giornata.

*

Io, come sempre, me lo sono goduto perchè mai e poi mai mi sarei immaginata quel finale.
Da urlo, da paura.
Chi cavolo l'avrebbe detto?
Io no di sicuro :)

Buona lettura!



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