venerdì 4 settembre 2020

Recensione "Le Belve" di Manilo Castagna e Guido Sgardoli

Un romanzo da brivido.

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LE BELVE
di Manilo Castagna e Guido Sgardoli
edito Piemme




TITOLO: LE BELVE
AUTORE: MANILO CASTAGNA E GUIDO SGARDOLI
EDITORE: PIEMME
PAGINE: 251
PREZZO: Cartaceo € 16.50 - Ebook € 7.99
TRAMA


Ci sono luoghi che diventano malvagi perché malvagie sono state le persone che ci hanno vissuto... In una sonnolenta provincia italiana. Tre banditi senza un piano. Ventuno ostaggi senza scampo. Ventiquattro ore di orrore puro. Questa è la storia di Lince, Poiana e Rospo, tre criminali dilettanti che fuggono da una rapina andata male. Di una classe di liceali di Ferrara sequestrati durante una gita in un ex ospedale abbandonato. Dell'ex sanatorio Boeri, che nasconde strati di storie maledette, sepolte nei suoi muri fatiscenti e nelle sue viscere oscure. Di una ragazza con un potere extrasensoriale che le permette di percepire il Male. Di un paese di provincia, Tresigallo, sospeso in una terra nebbiosa e silenziosa, e dei fatti occulti che brulicano sotto la sua superficie all'apparenza pacifica. Di animali e di uomini che certi fantasmi della mente e la ferocia dei loro aguzzini trasformano in belve.




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RECENSIONE


"Ci sono luoghi che diventano malvagi perchè malvagie 
sono state le persone che ci hanno vissuto".

Una normalissima gita scolastica si trasforma nel peggiore degli incubi per ventuno studenti, un professore ed una guida.

Teatro di questa macabra giornata sarà un vecchio, decrepito ed in disuso ospedale psichiatrico, apparentemente disabitato da oltre trent'anni.
C'è, però, un piccolo piccolissimo ma.
Le mura dell'edificio sembrano miagolare, urlare, chiedere pietà.

Avrebbe dovuto essere una giornata come un'altra per la classe di diciassettenni se non fosse che un incontro spiacevole e non programmato cambierà per sempre le loro vite.

Si, perchè non sono i soli visitatori.
All'interno dell'edificio si nascondono, dopo un colpo andato a male, tre rapinatori: Lince, Poiana e Rospo.

Giulia è una ragazza un pò particolare, ha strani poteri che le permettono di avere visioni su ciò che sta per accadere, sensazioni che la mettono in allarme, avvisandola dell'imminente pericolo.
Non fa in tempo a varcare la soglia di quel monumento di vecchi mattoni che sente un brivido dietro alla schiena, si sente a disagio, come se sapesse di andare incontro ad un enorme buco nero, senza via di uscita.

Le stesse sensazioni le prova Lince, il capobanda.
E' come se conoscesse quel posto, è come se le mura lo stessero richiamando a sè, ad un passato ancora irrisolto.
E' come se qualcuno lo stesse aspettando, aprendogli un varco con un biglietto di sola andata.

I ragazzi non sanno più distinguere la realtà, confondendola con visioni ed allucinazioni.

Dei ventuno ragazzi tenuti in ostaggio dalla banda, solo la metà riuscirà a mettersi in salvo, per una svista di Lince ed un piccolo aiuto da parte di Poiana.

Gli altri dovranno fare i conti con la paura, con sparizioni continue, con morte e distruzione e, cosa ancora più angosciante, con le Belve, i veri inquilini dell'ospedale degli orrori.

"Il male resiste alla sua comprensione.
Il male non ha sempre una ragione, a volte è semplicemente un grumo nero che si forma in un certo spazio, in un certo tempo.
I ricordi possono levarsi come una persecuzione.
La memoria può diventare un castigo".

Come dicevo all'inizio, è un romanzo da brividi.
Un susseguirsi di scene talmente inquietanti da far perdere il sonno.

Ho sempre amato questo genere di ambientazioni, un pò alla Shutter Island, dove tutta la storia si svolge all'interno di cliniche psichiatriche abbandonate o cliniche che utilizzano i loro pazienti come cavie per i loro esperimenti scientifici.
Storie dove il protagonista indiscusso è il male, in tutte le sue sfaccettature. 

L'ho letto in due pomeriggi (no alla sera prima di andare a dormire!!) e ne sono rimasta affascinata, entusiasta, insomma alla fine ero in estasi totale.

Sono convinta che non sia finita qui, che ci sia un seguito (dev'esserci!!!) perchè le ultime righe fanno pensare proprio a questo: che l'incubo ed il terrore sono ancora in agguato.

Se avete bisogno di una bella dose di adrenalina, LE BELVE fa al caso vostro!

Buona lettura :)

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