domenica 29 novembre 2015

Recensione "Un posto sicuro" di Francesco Ghiaccio e Marco D'Amore

Roberto Saviano lo definisce "Un racconto bello come pochi".
La Ladra di Libri pensa, anzi è convinta, che UN POSTO SICURO sia uno dei libri più belli che abbia avuto la fortuna di leggere nella sua vita.

TITOLO: UN POSTO SICURO
AUTORE: FRANCESCO GHIACCIO/MARCO D'AMORE
EDITORE: SPERLING & KUPFER
PREZZO: Cartaceo € 19 ; Ebook € 9.99

UN POSTO SICURO

un romanzo scritto a quattro mani da
Francesco Ghiaccio e Marco D'Amore

TRAMA

La donna sorride all'obiettivo, timida, e si stringe alla vita del marito. In grembo a lui, un bimbo di otto anni, protetto in un abbraccio affettuoso. Sullo sfondo, un fiume placido, le dolci colline del Monferrato e l'aria tersa delle domeniche di primavera. La vecchia foto sul comò rimanda a un tempo perduto, vent'anni prima, quando la madre era viva e loro erano ancora una famiglia. Oggi Luca non ricorda l'ultima volta che ha sorriso: quello che gli resta sono sogni falliti di attore e un vuoto che lo divora. Finché riceve una chiamata dall'ospedale: Eduardo, il padre, ha il mesotelioma, il «tumore dell'amianto». Quello che a Casale tutti conoscono bene, perché colpisce e uccide chi ha respirato le polveri della fabbrica Eternit: gli operai, le donne che lavavano le loro tute, i figli che correvano a salutarli la sera, o semplicemente chi è nato in quell'aria maledetta. Luca, che nulla sapeva di quell'orrore, sente che deve fare qualcosa: per aiutare il padre e superare finalmente il muro di rancore che li separa, ma anche per gli altri come lui – amici, colleghi e vittime – colpevoli solo di aver voluto «un posto sicuro». Questo romanzo, portato al cinema dai due autori, è un'intensa storia d'amore e di riscatto, di dolore e di denuncia, che prende spunto da vicende tristemente vere: quelle che hanno unito un'intera città, Casale Monferrato, contro gli abusi e le ingiustizie della multinazionale Eternit, che ha promesso lavoro e ha portato veleno, e non ha ancora pagato il conto.   

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RECENSIONE

"Vorrei svegliarmi un giorno e scoprire che questa città, che tutto il nostro Paese sono tornati ad essere un posto sicuro".

 Pochi minuti mi separano dalla fine di questa storia.
Solo una domanda si insinua nella mia mente: ESISTE UN POSTO SICURO?ESISTE PER DAVVERO?

Rispondo si.
Io l'ho trovato tra le pagine di questo libro.

Il mio posto sicuro sono le paure di Luca, che vede la malattia logorare la vita di suo padre giorno dopo giorno.
Il mio posto sicuro è il muro innalzato da Eduardo nei confronti del figlio, per proteggerlo da ciò che si è impossessato di lui nel corso degli anni.
Il mio posto sicuro sono le lacrime di Raffaella che forse, per la prima volta, ha il coraggio di guardare in faccia la realtà, quella realtà alla quale era immune sino al giorno in cui i suoi occhi incontrano quelli di Luca.
Il mio posto sicuro sono le testimonianze di una città intera che si è vista portare via mariti, mogli, figli, amici, ...
Il mio posto sicuro è l'amore di un padre ed un figlio che mettono da parte quel maledetto orgoglio che li ha tenuti distanti per troppo tempo.
  
*
"Luca mi correva incontro, lo prendevo in braccio e lui mi diceva: 'Papà, posso toglierti i coriandoli dai capelli?' Io lo lasciavo fare..Era il nostro momento d'amore. 
Quei coriandoli erano fili d'amianto.
Non me lo perdonerò mai." 
 *
 
 Casale Monferrato, la "Città Bianca"...
Così la chiamavano.
Quel bianco che non era polvere, neve, nebbia....
Quel bianco era CANCRO, il TUMORE della città. 

Quarantotto ore.
Il tempo vola quando leggi la vita, quando scopri cosa realmente ti circonda.
Mi sono emozionata, commossa, stupita ed arrabbiata.
Un libro che definire bello mi sembra quasi un'offesa.
UN POSTO SICURO è molto di più.

E' un grido d'aiuto.
E' un urlo disperato.
E' la voglia di giustizia.
E' il desidero di rivincita.

*

"Vorrei raccontare i sogni che c'erano prima dell'amianto, prima della morte." 


Francesco e Marco non li hanno raccontati, li hanno recitati.
Sono stata spettatrice della loro storia per 185 pagine.
Potevo sentire la loro voce, il loro respiro ed il battito del loro cuore quando hanno deciso di narrare "L'amore al tempo dell'Eternit".

Fine della storia.
Il sipario cala davanti ai miei occhi umidi.
Un grazie sussurrato esce dalla mia bocca.

 ****
IL 3 Dicembre la storia di Luca vi aspetta al cinema.
Fossi in voi non prenderei impegni!

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