martedì 26 maggio 2020

Recensione "La paziente silenziosa" di Alex Michaelides

Non serve la voce per esprimere paura, angoscia e terrore.

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LA PAZIENTE SILENZIOSA
di Alex Michaelides
edito Einaudi 

TITOLO: LA PAZIENTE SILENZIOSA
AUTORE: ALEX MICHAELIDES
EDITORE: EINAUDI
PAGINE: 340
PREZZO: Cartaceo € 18 - Ebook € 9.99

TRAMA

Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un'artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco la donna ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio.




 

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RECENSIONE
Lo ammetto, ero stata avvisata.
Il finale mi avrebbe stupita, inncantata, estasiata tanto da lasciarmi con la bocca spalancata!
Così è stato.

In questo caso, la storia viene narrata dal silenzio.
Alicia viene trovata armata davanti al cadavere del marito, ucciso da cinque colpi di pistola al viso.
Uno scenario macabro.
Alicia è una famosa pittrice, tutta la sua vita è caratterizzata dall'arte.
Gabriel, il marito, era un fotografo di fama internazionale.
Una coppia normale, all'apparenza felice e spensierata.
Fino a quella sera d'estate quando tutto cambiò.

Alicia smette di parlare, il silenzio diverrà la sua sola forma di dialogo e di comunicazione con il mondo esterno, in particolar modo con Theo Faber, lo psicologo dell'istituto che la ospita dal giorno della disgrazia.

Un rapporto strano il loro.
Una complicità silenziosa, quasi malata che porterà alla luce segreti inconfessabili.

Questo libro è bello.
La voglia di sapere è troppa e cresce pagina dopo pagina.

Come si dice?
L'inaspettato è sempre meglio del previsto.

E' il caso di dirlo, perchè si arriva alla fine sperando nell'impossibile.
Non è l'agitazione che rende speciale la storia, ma il continuo "cambio di programma", sospettare di tutti e di nessuno, pensare di aver capito e ritrovarsi al punto di partenza domandandosi 
"perchè una moglie avrebbe mai potuto uccidere con tanta violenza il suo compagno di vita?cosa può essere accaduto di così grave da spingere una donna a diventare una spietata assassina?".

Un diario cambierà il percorso di entrambi.

I ricordi riaffiorano piano piano, le parole quasi bisbigliate di Alicia riveleranno la verità.

L'arte diverrà una prova quasi schiacciante.
Un quadro, l'Alcesti, che ritrae la stessa Alicia di fronte ad uno specchio con il pennello in mano, l'aria assente, un'ombra che si intravede in lontananza, la paura. 

Quanto può far rumore il silenzio?
Tanto e ve ne accorgerete leggendo.

Una verità che vi lascerà a bocca aperta.

Ed è questo che deve fare un buon thriller.
Stupire!

Ve lo consiglio, assolutamente!

Buona lettura ;)

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