RECENSIONE
= LA TANA DEL BIANCONIGLIO =
Thriller di Francesco Facchinetti
.. Un cadavere ritrovato a Parco Sempione.
Una verità vertiginosa come un gioco di specchi.
Un viaggio nella parte oscura e nascosta di una città e nell'abisso di ogni singolo uomo ..
TITOLO ---> LA TANA DEL BIANCONIGLIO
AUTORE ---> FRANCESCO FACCHINETTI
EDITORE ---> MONDADORI
GENERE ---> THRILLER
PREZZO ---> Versione cartacea € 17.00 ; Versione ebook € 8.99
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TRAMA
Come ogni grande metropoli, Milano ha un punto dove convergono tutte le
sue contraddizioni. E lì, invece di respingersi, si fondono. Un luogo
che si compone delle vite di tutti quelli che ci passano attraverso,
magari solo per pochi minuti, e non si accorgono di cedere un po' della
propria individualità per entrare a far parte di un'entità più grande di
loro che impasta, tritura, frulla e metabolizza prostitute, barboni,
milionari, suore, assassini, bambini, sognatori e disperati in un unico,
grande fluido. Questo luogo, a Milano, si chiama Parco Sempione. È in
questo centro pulsante che quella mattina Giovanni Mandelli stava
facendo jogging, prima di andare al lavoro. Fu un attimo. Non seppe mai
cosa lo chiamò. I giorni successivi avrebbe raccontato di averci buttato
l'occhio per caso, ma lo raccontava con il fastidioso disagio di chi sa
di mentire. Correva e guardava la strada davanti a sé, quando
improvvisamente voltò un istante lo sguardo verso gli alberi. Un caso,
solo un caso. Questo andò ripetendosi negli anni successivi, e di questo
alla fine si convinse. Vide qualcosa. Vide quella cosa. E poi furono i
poliziotti, gli investigatori, il nastro per delimitare la scena, le
fotografie della scientifica, i reporter, la massa dei curiosi. E poi
l'autopsia. Ipnotico, profondo e irresistibile come la tana del
Bianconiglio, il primo thriller di Francesco Facchinetti è un libro
decisamente sorprendente. Le pagine scorrono in un gioco di specchi
vertiginoso che mai lascia intuire la via d'uscita. E colorano di luce
nero-tenebra un luogo familiare che non guarderemo più con gli stessi
occhi.
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RECENSIONE
Un puzzle.
Focalizzate la vostra attenzione su questa parola: semplice, quasi banale.
LA TANA DEL BIANCONIGLIO è un'enorme puzzle, solo unendo mille piccoli tasselli potrete arrivare alla soluzione del "caso".
Lo stile descrittivo mi ha colpita, intrigata ed ammaliata.
Francesco mi stava raccontando la sua storia, potevo sentire la sua voce, immaginare i tratti del suo viso mentre doppiava dialoghi e narrazione.
Non si tratta del classico thriller, no.
LA TANA DEL BIANCONIGLIO è un'incognita, un rebus, un indovinello lungo quasi duecento pagine.
Parco Sempione.
Un parco?
No, od almeno non solo.
E' il ritrovo di bambini, genitori, coppie: Parco Sempione è l'anima di ognuno di loro, è il cuore pulsante di una città, ma non una qualsiasi.
Milano.
Francesco intreccia vite diverse, ci inganna, ci fa credere di aver capito il chi, il come e il cosa.
Ho iniziato questo libro con entusiasmo, e con entusiasmo l'ho terminato questo pomeriggio.
A dispetto delle malelingue, gli ho dato una possibilità e sono stata ripagata alla grande.
Un'ottima lettura, meritevole del vostro tempo.
Ci tengo a precisare una cosa.
Sicuramente molti di voi penseranno "Non l'avrà mica scritto lui", oppure "L'ha pubblicato solo per il cognome che porta".
Adesso basta!
Francesco ha tentato più volte nella vita di emergere in qualcosa, che fosse tv, radio o musica poco importa.
Forse non è stato fortunato, questo, però, non esclude che lui sia dotato di inventiva ed intelletto.
Ha scritto un libro, un BEL libro.
Prma di giudicare, di sputare sentenze non motivate, leggete.
Solo allora avrete la facoltà di poter esprimere la vostra opinione, positiva o negativa che sia.
In concluisone: entrate nella TANA DEL BIANCONIGLIO, non ve ne pentirete!
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