venerdì 26 luglio 2019

Recensione "L'uomo di gesso" di C.J. Tudor

Omini disegnati con i gessetti.
Messaggi in codice non decifrabili da chiunque.
Ma qualuno sa e tace.

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L'UOMO DI GESSO 
di C.J Tudor
edito Rizzoli 


TITOLO: L'UOMO DI GESSO
AUTORE: C.J. TUDOR
EDITORE: RIZZOLI
PAGINE: 347
PREZZO: Cartaceo € 13 (versione BUR)/20 (copertina rigida) - Ebook € 7.99

TRAMA

Il giovane Ed ha solo dodici anni e tutta una vita davanti quando incontra una strana figura assolutamente umana, ma che sembra avere i contorni dell’irreale e che è pronto a terrorizzare lui e tutto il suo gruppo di amici. Ma chi è l’uomo di gesso? E perché ce l’ha tanto con loro? Forse tutto è legato a quel terribile incidente alle giostre che ha segnato la vita del piccolo gruppo di amici. All’inizio l’uomo di gesso sembrava divertente e per Ed era la novità e la freschezza, poi però qualcosa di terribile e inconfessabile è accaduto e una ragazzina è stata trovata morta. Trent’anni dopo quei fatti sembrano conclusi anche se il responsabile dell’omicidio non è mai stato trovato. Ed però conduce una vita tranquilla in cui il passato è stato lasciato alle spalle fino al giorno in cui non trova una lettera indirizzata proprio a lui in cui l’uomo di gesso lascia un inequivocabile messaggio: è tornato. Ed deve allora ricontattare tutti i suoi vecchi amici dell’infanzia per metterli in guardia. Insieme dovranno capire cosa è accaduto tanti anni prima e chi è in realtà questa figura inquietante e terribile capace di uccidere senza pietà. L’incidente alle giostre va quindi ricollegato al ritrovamento del cadavere della ragazzina. Bisogna solo capire come e perché. Forse l’uomo di gesso è molto più vicino a loro di quanto possano immaginare.  


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RECENSIONE

Sarò sincera.
Mi avevano avvisato che sarebbe stata una lettura adrenalinica, confermo e sottoscrivo.

Questa storia ha una doppia ambientazione temporale.

Si parte dal lontano 1986 fino ad arrivare ai giorni nostri, nel 2016.

Negli anni '80 Ed era un ragazzino di dodici anni, impegnato a passare i pomeriggi con il suo gruppetto al parco o nei boschi.
Un giorno, durante una delle loro esplorazioni, fanno una scoperta macabra.
Seguendo omini disegnati con il gesso sui tronchi degli alberi, ritroveranno il corpo martoriato di una loro coetanea.
Ed riconosce subito "la ragazza del Valzer", Elisa.
La riconosce dalle mani, Elisa portava difatti un anellino con un diamantino verde.
Le parti del corpo sono sparse sotto il fogliame autunnale, all'appello manca, perà, la testa.
La stessa ragazza alla quale, insieme ad un suo professore, aveva tempo prima salvato la vita a seguito di un attentato avvenuto al LunaPark.

Nel 2016 Ed è un giovane quarantenne, insegnante nel liceo locale.
A trent'anni di distanza, il misterioso e macabro omicidio non è ancora stato risolto.
Cosa più importante, la testa della ragazza non è mai stata ritrovata.
La memoria di Ed e dei suoi vecchi amici viene scossa da una lettera, recapitata ad ogni membro del gruppo, raffigurante un'omino stilizzato disegnato con un gessetto.

L'UOMO DI GESSO è un thriller tendente all'horror.
Una storia ben studiata, ben scritta, in grado di creare in noi uno stato di terrore che ci accompagnerà fino all'ultima pagina.
Segreti, sotterfugi, parole pensate e mai dette, nascondigli.

Non è mai come sembra, ve lo posso garantire.
Io, tendenzialente, non faccio testo perchè non capisco mai una mazza.
Non mi perdo la sorpresa finale proprio perchè non ci arrivo quasi mai :)
Ogni personaggio nasconde qualcosa, ma cosa?

L'omicido della "ragazza del Valzer" non rimarrà un episodio isolato.
Dopo trent'anni da quel tragico evento, altre morti sconvolgeranno Ed, la sua famiglia e quelle dei suoi amici.
Morti avvenute, forse, con un disastroso ritardo.
Perchè nulla succede mai per caso e se fai del male, prima o poi torna indietro.

Lo stile dello scrittore mi è piaciuto molto.
A mio avviso ha gestito benissimo i salti temporali, non creando confusione.
Anzi, ha tenuto alta e ben controllata la mia attenzione.

Il finale è geniale.

Se avete voglia di leggere un bel thriller, ve lo consiglio!

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domenica 14 luglio 2019

Recensione "Quello che non siamo diventati" di Tommaso Fusari

"La vita non può e non deve essere una metafora.
Tutti abbiamo bisgogno di un posto in cui tornare, reale, fatto di muri o di un certo profumo".

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QUELLO CHE NON SIAMO DIVENTATI
di Tommaso Fusari
edito Mondadori 


TITOLO: QUELLO CHE NON SIAMO DIVENTATI
AUTORE: TOMMASO FUSARI
EDITORE: MONDADORI
PAGINE: 340
PREZZO: Cartaceo € 17 - Ebook € 9.99

TRAMA

«Andrà tutto bene, Michael.» «E come fai a dirlo, Sara? Prevedi il futuro?» «Non prevedo il futuro, ma siamo insieme, no?» Mi volto verso il campo di cocomeri e le vigne, che avevamo attraversato per arrivare alla recinzione. Non c'è nessuno all'orizzonte. «E se andasse tutto male?» «Be', restiamo insieme.» «Sempre?» «Per tutta la vita.» Una promessa fatta da bambini, calda e rassicurante come una carezza, come un abbraccio quando fuori fa tanto, tanto freddo. Un fratello e una sorella, Michael e Sara, che una volta erano inseparabili e ora sono quasi due estranei, due che, pur abitando sotto lo stesso tetto, si sfiorano appena. E, nel mezzo, la vita, fatta di momenti belli ma anche brutti, momenti in cui tutto può andare avanti, oppure può interrompersi bruscamente. Momenti che arrivano inaspettati per dirti che tutto deve cambiare. Anche se non vuoi, anche se non sei pronto. E a quel punto, poco importa come, tu devi trovare un modo per andare avanti. E questo hanno fatto Sara e Michael. Ognuno per conto proprio, però. Lei attenta a non far trapelare il dolore che le si appiccica alle ossa, agli occhi, ai battiti cardiaci e che le fa mancare l'aria, e a controllare sempre tutto, a non lasciarsi sfuggire niente, in un ingenuo tentativo di tenere ogni cosa in equilibrio. Lui in balia di ciò che accade, senza trovare mai la forza di avere un orientamento, col cuore imbottito di hashish e la testa di sogni infranti. Entrambi sempre più estranei, e lontani l'uno dal cuore dell'altra. Ma a un certo punto però qualcosa, o meglio qualcuno, irrompe nella loro vita facendo vacillare il loro piccolo mondo cristallizzato, fatto di giorni sempre uguali, silenzi, muti rimproveri, possibilità sospese, distanze che diventano siderali e ricordi sbiaditi. Di nuovo, Michael e Sara sono di fronte a qualcosa che potrebbe stravolgere la loro esistenza. E se soltanto smettessero di vivere ogni cambiamento come una crepa dalla quale possono entrare solo cose brutte, forse potrebbero riprendere il cammino interrotto tanti anni prima, trovare il modo di tornare a respirare, a credere nel futuro, e, magari, infine, ritrovarsi.


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RECENSIONE
Mi avevano avvisato che sarebbe stata una storia devastante, piena, struggente, capace di farti piangere tutte le lacrime che hai in corpo.

Così è stato.
Tommaso, per la sua giovane età, ha un talento unico.
Arriva al cuore delle persone in punta di piedi, quasi timidamente.

Questa è la storia di due fratelli, Michael e Sara (la protagonista si chiama come me, sarà per questo che mi sono sentita legata a lei da subito), del loro rapporto che con il passare degli anni invece di crescere fa un passo indietro, anzi, si ferma.

A volte il dolore divide due cuori.
La sofferenza ed il lutto hanno cancellato con una secchiata di vernice nera la loro promessa

«E se andasse tutto male?» 
«Be', restiamo insieme.» 
«Sempre?» 
«Per tutta la vita.»

Gli eventi tragici della vita hanno portato Michael e Sara ad allontanarsi pur abitando sotto lo stesso tetto.
Ciò che li unisce e li accomuna non è più l'amore fraterno di un tempo, bensì il vuoto.
Quella voragine, quella morsa che si forma nel cuore e non vuole più andare via.

Sara, da quando solo rimasti soli, si è sempre presa cura di entrambi.
La sua vita gira intorno al lavoro ed alle responsabilità della casa, trascurando il cuore tormentato di suo fratello che, al contrario, vive alla giornata in maniera scontata e superficiale.

Dividono la casa, una casa fredda priva d'amore e sentimento.

Sono sempre stati due fratelli complici, uniti contro le regoe dei genitori e della nonna.
Un episodio che ho amato e mi ha fatto sorridere molto è il loro "rito" di mangiare un piatto di spaghetti al pomodoro sul divano, con l'immancabile macchia di sugo che si catapultava sul cuscino, lasciando il segno di una serata di amore, dispetti e risate. 

QUELLO CHE NON SIAMO DIVENTATI è un libro forte.
Racchiude al suo interno piccole parti della vita di ognuno di noi.

Vi racconto la "mia parte", il "mio pezzo di vita" che Tommaso sembra aver scritto pensando a me.
Per farlo vi riporto una frase.

"Sentì il profumo della nonna, e di quello che contenevano le buste della spesa quando tornava dal mercato".
..
"Dov'erano i sorrisi, e quella sicurezza inconfondibile che senti dentro di te quando sei insieme a qualcun altro? Che fine aveva fatto la felicità"?

Dovete sapere che ho vissuto quasi tutta la mia vita con la mia Nonnina, eravamo io e lei, sempre, uniche ed inseparabili.
Da quando Lei non c'è più mi sono ritrovata spesso a chiedermi dove fosse finita la mia felicità. 
Se fossi riuscita ancora ad amare, sorridere, vivere senza Lei al mio fianco.

La risposta che mi sono data è si, certo.
Perchè abbiamo bisogno di credere che in questo mondo malato e difficile ci sia sempre una mano pronta a farci rialzare, ci sia una spalla sulla quale piangere, ci sia un abbraccio che profumi di casa.

"Passano gli anni e la nonna se ne va, in una notte qualsiasi, perchè qualcuno ha deciso che il suo tempo qui è finito, perchè è stata assorbita del tutto, e si potrebbe dire che abbia resistito anche troppo".
..
"Passano gli anni e devo andare via, Nonna, devo cercarmi un posto mio, un posto nuovo, un posto dove provare a ricominciare, ho bisogno di costruire qualcosa".

La mia Nonnina è voltata via una notte di febbraio, alla tv Fiorella Mannoia cantava "Che sia benedetta", un inno alla vita..che strano scherzo del destino vero?

Io vorrei ringraziare Tommaso per il suo coraggio, la sua sensibilità e per la sua storia, che in alcuni tratti sembra mi sia stata cucita addosso alla perfezione.

Ho un fratello più piccolo di qualche anno ( che a vedersi non si dirette, è un gigante in confronto a me :) ) per il quale darei la mia vita senza pensarci un attimo.
Perchè un fratello è parte di te, è il tuo sangue, il tuo battito ed il tuo respiro.


E' l'uomo che non ti abbandonerà mai.

Leggendo la storia di Micheal e Sara mi sono detta che quel "Ti voglio bene", a volte soffocato dall'orgoglio, dobbiamo urlarlo.
Non dobbiamo avere paura dei nostri sentimenti, non dobbiamo nascondere l'amore.
Bisogna parlare, confrontarsi, perchè il silenzio uccide il rapporto.

A volte bisogna perdersi per poi ritrovarsi, è dannatamente vero.

Non so se ho scritto tutto, sicuramente mancherà qualcosa.
Ma va bene così, perchè a parlarvi è stato il mio cuore ed al cuor non si comanda.

Grazie Tommaso.
Che il tuo libro sia di aiuto a chi si sente solo, a chi avrebbe bisogno di una carezza, di un abbraccio, di un bacio.
Che il tuo libro sia d'aiuto a chi fa vincere l'orgoglio, quando, a volte, sarebbe meglio metterlo in panchina.
Che il tuo libro sia d'ispirazione per chi ha paura di amare, di soffire, di mettersi in gioco.

"Quanta felicità si può nascondere dietro i piccoli gesti che non ti aspetti? Quelli di tutti i giorni, quelli compiuti da perfetti sconosciuti, quelli spontanei". 
Se ne nasconde tanta.
Vi auguro di trovarla e quando succederà, fatene tesoro.

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lunedì 8 luglio 2019

Recensione "Ogni piccola cosa interrotta" di Silvia Celani

Quando qualcosa si rompe, non tornerà più come prima.
Può migliorare o peggiorare ed a deciderlo siamo solamente noi.

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OGNI PICCOLA COSA INTERROTTA
di Silvia Celani
edito Garzanti


TITOLO: OGNI PICCOLA COSA INTERROTTA
AUTORE: SILVIA CELANI
EDITORE: GARZANTI
PAGINE: 288
PREZZO: Cartaceo € 16.90 - Ebook € 9.99

 TRAMA

 Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola. Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così. È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile. Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre. Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.


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 RECENSIONE 

Questa è la storia di Vittoria e del suo papà.
Questa è la storia di un piccolo carillon rosa, della sua dolce melodia, del suo essere così prezioso per una bambina, prima, ed una giovane donna poi, che perderà ogni ricordo legato all'unico oggetto che sembra legarla al suo papà, venuto a mancare troppo presto.

Vittoria ha una vita pefetta, in apparenza.
Soldi, amici, istruzione.
Una cosa, però, manca nella sua vita: l'amore.
L'Amore di sua madre che sembra essere un'estranea per lei.
L'Amore di suo padre, al quale Vittoria era molto legata e che l'ha lasciata quando lei era troppo piccola.
Vittoria si sente sbagliata, imperfetta, incompleta.
Vittoria a volte smette di "respirare".

Tutto ha inizia quando Vittoria ritrova per puro caso i cocci di un carillon rosa.
Sfiorandoli sente sulla sua pelle una sensazione di pace e benessere, cosa che non le capitava da molto tempo.
Le sembrava, quasi, di poter tornare a respirare normalmente.

OGNI PICCOLA COSA INTERROTTA è un romanzo intenso, difficile, straziante.
E' la ricerca di serenità, di spensieratezza.
E' la rincorsa verso un amore così lontano che sembra essere andato perduto.

La vita di Vittoria inizia a prendere una piega differente quando, per caso, incontra Ion.
Ion è un ragazzo "normale", un umile muratore dal passato difficile.
Un ragazzo completamente diverso da lei, dalla sua quotidianeità.
Le basta incrociare il suo sguardo e sfiorare la sua mano per rendersi conto che il suo cuore non è sospeso, ma è vivo ed ha una voglia tremenda di tornare a battere e palpitare.
Ion è la cura ai suoi mali, Ion è la soluzione.

Emozioni contrastanti che Vittoria riuscirà a confessare solo alla Dott.ssa Rosario, la sua psicoterapeuta.
Il loro percorso sarà tortuoso, pieno di ostacosi e dannatamente in salita.
Non sarà semplice far sciogliere il nodo che si è formato nel petto di Vittoria in questi vent'anni, non sarà semplice far si che lei riesca a vincere sulle sue paure.
La Dott.ssa Rosario, però, riuscirà a farsi spazio nelle paure di Vittoria, riuscirà a farle ritrovare la strada per la felicità.

 Come vi dicevo all'inizio, è una storia intensa.
Ho avuto voglia di abbracciare Vittoria per tutto il corso del libro, starle vicino, dirle sottovoce che il sole sarebbe tornato a splendere.
Ho tifato per lei, ho pianto con lei.

Sono stata orgogliosa del suo cambiamento, della sua forza d'animo.

Mi risulta difficile parlare di questo libro, perchè mi è piaciuto talmente tanto che ho il timore di non riuscire a trasmettervi la mia commozione ed il mio entusiasmo.

E' un libro che fa riflettere ed insegna.
Insegna a credere che il meglio debba ancora venire e che ciò che si rompe si può sempre aggiustare, con amore e dedizione.
Le cose rotte possono far paura, siamo noi a dover credere e sperare che possano tornare come prima, forse più belle e resistenti.
Le crepe sono preziose, ci ricordano che abbiamo sofferto, abbiamo pianto e ci siamo disperati ma alla fine abbiamo vinto noi.

Vittoria scoprirà cose del suo passato che non poteva certamente immaginare.
Scoprirà l'amore di un padre che, nonostante sia voltato in cielo troppo presto, le ha lasciato un'eredità importate: i ricordi.

Quei ricordi che, seppur nascosti nei meandri più oscuri della sua mente e del suo cuore, ci sono e vogliono tornare a brillare nella sua vita.

Non è tutto oro quello che luccica.

Forse è proprio la sua imperfezione a rendere Vittoria così bella.
Forse sono le sue cicatrici a raccontarci realmente chi è e da dove viene.

Un libro che rimarrà sicuramente nel mio cuore, che mi ha fatto piangere ed emozionare dalla prima all'ultima pagina.

Ve lo consiglio, assolutamente.

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giovedì 4 luglio 2019

Recensione "Sorelle sbagliate" di Alafair Burke

Due sorelle.
Un solo uomo.
Un figlio.
Una famiglia apparentemente normale.

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SORELLE SBAGLIATE
di Alafair Burke
edito Piemme 


TITOLO: SORELLE SBAGLIATE
AUTORE: ALAFAIR BURKE
EDITORE: PIEMME
PAGINE: 302
PREZZO: Cartaceo € 19.50 - Ebook € 9.99

TRAMA

Chloe è la più giovane delle sorelle Taylor, ma è sempre stata la più amata, forse perché nella sua vita tutto è sempre apparso sotto controllo. Invece Nicky... La scapestrata Nicky. Quella che ha sempre combinato tanti casini. Che ha sempre bevuto un po' troppo. Che ha sposato d'impulso il giovane avvocato Adam Macintosh e ha avuto un bambino, ma non sa essere né moglie né madre. Oggi, Chloe e Nicky sono due perfette estranee. Nicky è rimasta a Cleveland, sola. Chloe lavora a New York in un importante giornale di moda. Ce l'ha fatta. Non solo: si è presa qualcosa che apparteneva a Nicky. È stato più forte di loro: lei e Adam si sono innamorati. D'altra parte Nicky, quella volta, l'aveva fatta grossa, e quando Adam ha visto il suo bambino in pericolo, ha deciso che era troppo. Adesso Chloe e Adam sono sposati, e insieme stanno crescendo Ethan, il figlio che Nicky non ha saputo amare. Ma quando Adam viene trovato morto sul pavimento della loro casa di vacanza negli Hamptons, una serie di dubbi comincia ad affacciarsi nella vita di Chloe. Dubbi sul marito, che ultimamente era sempre più reticente a parlare del proprio lavoro. Dubbi sul figlio, che l'adolescenza ha decisamente messo in crisi. E perfino dubbi su se stessa. Perché la verità è molto più di quello che l'apparenza lascia credere. E la vita troppo spesso ci fa dimenticare le cose più vere.


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RECENSIONE 

Questa è la storia di due sorelle, nemiche/amiche.
Chloe è la più piccola, la più testarda, quella che è riuscita a lasciare Cleveland, loro paese di nascita, per costruirsi una carriera da giornalista a NewYork.

Nicky è la percora nera della famiglia, la sorella maggiore che crea problemi, la sorella che dovrebbe dare il buon esempio ma è solo in grado di mandare a rotoli la sua vita.

Oltre allo status di sorelle, Chloe e Nicky hanno in comune Adam, il grande amore di entrambe in tempi diversi.

Nicky ed Adam si conoscono giovanissimi, si innamorano e dalla loro storia nasce Ethan.

Il loro matrimonio naufraga dopo pochi anni, apparentemente per colpa di Nicky, la quale viene accusata di non essere in grado di fare la madre, mettendo in pericolo l'incolumità del bambino.

L'amore tra Chloe ed Adam sboccia qualche anno dopo, quando lui si trasferisce a NewYork con il figlio, del quale ha ottenuto l'affidamento esclusivo, per riverstire il ruolo di procuratore federale prima ed avvocato penalista dopo.

Chloe da cognata e zia, diventa moglie e matrigna.

L'intreccio narrativo che vede come protagonista questa famiglia "allargata" credo possa definirsi l'arma vincere della Burke.

La vita di ognuno di loro viene stravolta il giorno che Adam viene trovato morto, ucciso con ferocia e crudeltà.
 Il sospettato numero uno è il figlio adolescente, colpevole di avere un pessimo rapporto con il padre.

Qui prende il via la storia.

Segreti, parole non dette, un amore al limite della violenza, un padre padrone, un marito bugiardo.

Alafair Burke stupisce il lettore con colpi di scena inimmaginabili, insinua nella sua mente il dubbio.

Dubbio che ti fa sospettare di ognuno di loro, perchè il movente non è uno solo.
I moventi sono tanti e diversi tra loro. 

Non è tutto oro quello che luccica, i soldi non fanno la felicità e l'apparenza inganna.

Tre proverbi che possono quasi riassumente il significato di questo libro.

SORELLE SBAGLIATE ha tutti gli ingredienti necessari per essere definito un Signor "thriller psicologico".

La Burke gioca con la mente dei suoi lettori, crea adrenalina e suspance, mette in pericolo la psiche di ognuno di loro.

Un libro dal quale riuscirete a staccarvi a fatica.
Un libro che divorerete con aggressività.
Un libro che vi consiglio a mani basse, oltre ogni ragionevole dubbio!

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