lunedì 8 luglio 2019

Recensione "Ogni piccola cosa interrotta" di Silvia Celani

Quando qualcosa si rompe, non tornerà più come prima.
Può migliorare o peggiorare ed a deciderlo siamo solamente noi.

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OGNI PICCOLA COSA INTERROTTA
di Silvia Celani
edito Garzanti


TITOLO: OGNI PICCOLA COSA INTERROTTA
AUTORE: SILVIA CELANI
EDITORE: GARZANTI
PAGINE: 288
PREZZO: Cartaceo € 16.90 - Ebook € 9.99

 TRAMA

 Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola. Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così. È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile. Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre. Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.


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 RECENSIONE 

Questa è la storia di Vittoria e del suo papà.
Questa è la storia di un piccolo carillon rosa, della sua dolce melodia, del suo essere così prezioso per una bambina, prima, ed una giovane donna poi, che perderà ogni ricordo legato all'unico oggetto che sembra legarla al suo papà, venuto a mancare troppo presto.

Vittoria ha una vita pefetta, in apparenza.
Soldi, amici, istruzione.
Una cosa, però, manca nella sua vita: l'amore.
L'Amore di sua madre che sembra essere un'estranea per lei.
L'Amore di suo padre, al quale Vittoria era molto legata e che l'ha lasciata quando lei era troppo piccola.
Vittoria si sente sbagliata, imperfetta, incompleta.
Vittoria a volte smette di "respirare".

Tutto ha inizia quando Vittoria ritrova per puro caso i cocci di un carillon rosa.
Sfiorandoli sente sulla sua pelle una sensazione di pace e benessere, cosa che non le capitava da molto tempo.
Le sembrava, quasi, di poter tornare a respirare normalmente.

OGNI PICCOLA COSA INTERROTTA è un romanzo intenso, difficile, straziante.
E' la ricerca di serenità, di spensieratezza.
E' la rincorsa verso un amore così lontano che sembra essere andato perduto.

La vita di Vittoria inizia a prendere una piega differente quando, per caso, incontra Ion.
Ion è un ragazzo "normale", un umile muratore dal passato difficile.
Un ragazzo completamente diverso da lei, dalla sua quotidianeità.
Le basta incrociare il suo sguardo e sfiorare la sua mano per rendersi conto che il suo cuore non è sospeso, ma è vivo ed ha una voglia tremenda di tornare a battere e palpitare.
Ion è la cura ai suoi mali, Ion è la soluzione.

Emozioni contrastanti che Vittoria riuscirà a confessare solo alla Dott.ssa Rosario, la sua psicoterapeuta.
Il loro percorso sarà tortuoso, pieno di ostacosi e dannatamente in salita.
Non sarà semplice far sciogliere il nodo che si è formato nel petto di Vittoria in questi vent'anni, non sarà semplice far si che lei riesca a vincere sulle sue paure.
La Dott.ssa Rosario, però, riuscirà a farsi spazio nelle paure di Vittoria, riuscirà a farle ritrovare la strada per la felicità.

 Come vi dicevo all'inizio, è una storia intensa.
Ho avuto voglia di abbracciare Vittoria per tutto il corso del libro, starle vicino, dirle sottovoce che il sole sarebbe tornato a splendere.
Ho tifato per lei, ho pianto con lei.

Sono stata orgogliosa del suo cambiamento, della sua forza d'animo.

Mi risulta difficile parlare di questo libro, perchè mi è piaciuto talmente tanto che ho il timore di non riuscire a trasmettervi la mia commozione ed il mio entusiasmo.

E' un libro che fa riflettere ed insegna.
Insegna a credere che il meglio debba ancora venire e che ciò che si rompe si può sempre aggiustare, con amore e dedizione.
Le cose rotte possono far paura, siamo noi a dover credere e sperare che possano tornare come prima, forse più belle e resistenti.
Le crepe sono preziose, ci ricordano che abbiamo sofferto, abbiamo pianto e ci siamo disperati ma alla fine abbiamo vinto noi.

Vittoria scoprirà cose del suo passato che non poteva certamente immaginare.
Scoprirà l'amore di un padre che, nonostante sia voltato in cielo troppo presto, le ha lasciato un'eredità importate: i ricordi.

Quei ricordi che, seppur nascosti nei meandri più oscuri della sua mente e del suo cuore, ci sono e vogliono tornare a brillare nella sua vita.

Non è tutto oro quello che luccica.

Forse è proprio la sua imperfezione a rendere Vittoria così bella.
Forse sono le sue cicatrici a raccontarci realmente chi è e da dove viene.

Un libro che rimarrà sicuramente nel mio cuore, che mi ha fatto piangere ed emozionare dalla prima all'ultima pagina.

Ve lo consiglio, assolutamente.

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