mercoledì 6 novembre 2019

Recensione "La giostra delle anime" di Francesca Barra e Claudio Santamaria

Ancora una volta, protagonista di questa nuova storia è la 
Basilicata.
Una terra che, grazie alle parole di Francesca, ho imparato ad amare ed apprezzare.

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LA GIOSTRA DELLE ANIME
di Francesca Barra e Claudio Santamaria
edito Mondadori 


TITOLO: LA GIOSTRA DELLE ANIME
AUTORE: FRANCESCA BARRA E CLAUDIO SANTAMARIA
EDITORE: MONDADORI
PREZZO: Cartaceo € 19 - Ebook € 9.99 

TRAMA

Nella Lucania aspra e selvaggia, alle pendici del carattere del Vulture, una donna dà alla luce due bambine, e muore poco dopo. È la terra, che durante il parto trema fin quasi a risvegliare il vulcano Addormentato, a nutrire le piccole e a tenerle in vita, trasmettendo loro un'ancestrale conoscenza segreta, la capacità di vibrare in risonanza con energie profonde e misteriose. Ma sin dall'inizio, per Eva e Anna, questo dono porta con sé l'ombra della maledizione: le bambine finiscono in orfanotrofio, dove sono costrette a vivere indicibili orrori e sono additate come streghe dalle suore per via dei loro capelli, lunghi e Rossi come fiamme. Nell'aspetto Eva e Anna sono identiche, ma in realtà sono molto diverse, come il fuoco e l'acqua: tanto Eva è ribelle e istintiva, quanto Anna è mite e remissiva. Il loro potere si orienterà di conseguenza: Anna diventare una guaritrice al servizio di chi soffre ed Eva una sensitiva capace di comunicare con le anime dei morti ma anche di scatenare distruzione. Il destino le separerà e le porterà a percorrere strade differenti, mettendo a dura prova il legame che le unisce. A Matera, molti anni più tardi, adolescente Angelica, nipote di Eva cresciuta però da Anna, è vittima di nullismo da parte dei compagni di scuola. Sensibilissima ma timida e introversa, è la preda perfetta della ferocia dei coetanei, che la chiamano "la svitata". Quando Angelica scopre di avere gli stessi poteri della nonna, da cui ha ereditato anche i capelli Rossi, finisce nel vortice di un gioco mortale. Riuscirà a sottrarsi al destino e a far convivere in sé la potenza distruttiva del fuoco e la forza di guarigione dell'acqua?


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RECENSIONE 

Sapevo che la scrittura di Francesca non mi avrebbe delusa neanche stavolta.
I suoi racconti, le sue parole sono balsamo per la mia anima.
So che leggendola, torno a stare bene.
 
In questo caso, però, il mio apprezzamento va alle quattro mani che hanno scritto la storia di Eva ed Anna, due gemelle dai capelli rossi, come il vulcano infuocato che è stato testimone della loro nascita.
Sono figlie della Terra, nate con poteri speciali, diammetralmente opposti, che segnano l'ombra della loro "maledizione".

Francesca, insieme al marito Claudio Santamaria, ci riporta nel cuore della Basilicata e delle sue tradizioni e dicerie.

Eva ed Anna sono cresciute nell'orfanotrofio degli orrori, dove vige la crudeltà e non l'amore, la violenza e non il rispetto.

Sono bambine sensibili, molto unite tra loro, nonostante la loro diversità caratteriale.
Eva è ribelle ed istintiva, Anna, al contrario è dolce e paziente.
 Non conoscono l'amore, sono cresciute nel degrado, circondate da cuori aridi e maligni.
L'unico gesto d'affetto che conoscono è quello di pettinarsi a vicenda e farsi la treccia, sia al mattino sia prima di andare a dormire.
Hanno lunghi capelli rossi e per questo vengono additate dalle Suore dell'orfanotrofio come "Figlie del demonio".

La vita delle due sorelle verrà ditrutta e separata in una sola notte.
Eva, per prendere le difese della gemella, con la sola forza del pensiero, appicca un incendio che distruggerà l'orfanotrofio e seminerà intorno a sè morte, orrore e terrore.
Il suo potere, ancora acerbo, segnerà la sua condanna alla solitudine.
Eva si salva, la sola ed unica superstite.

Il destino, però, riunirà le loro vite.

Anna, scampata all'incendio grazie ad un brav'uomo che l'ha trovata e salvata è diventata una "famosa guaritrice".
Un giorno una donna bussa alla sua porta richiamando la sua attenzione, dicendole che una ragazza aveva bisogno di salvare sè stessa ed il bambino che portava in grembo dalle grinfie della ricca famiglia che l'aveva adottata dopo la tragedia.

Non servono altre parole, il legame tra le due sorelle è talmente forte che Anna sa già che la ragazza in questione è Eva.

Eva, la bambina ribelle, quella bambina che seminò morte e terrore solo con il pensiero, darà alla luce Adele.

Adele che crescerà con l'amore di Anna, perchè Eva dopo aver partorito la sua bambina scappa, facendo perdere ogni traccia di sè.

LA GIOSTRA DELLE ANIME è un libro che racconta il legame tra quattro donne, unite dallo stesso loro sangue e dalla magia.

Eva, Anna, Adele e la piccola Angelica, figlia di Adele.

Ed io ho sentito subito un legame con questa bambina che crescerà tra le cattiverie dei coetanei, i quali parleranno di lei come la "sfigata che porta sfortuna".
Angelicà sarà vittima di bullismo e, credetemi, non lo auguro neanche al mio peggiorn nemico.
Ho provato sulla mia pelle la sensazione di schifo che ti lascia addosso la crudeltà umana.
Vivi nell'ombra di quella che potrebbe essere una vita felice, vivi nella paura che la tua vita possa solo peggiorare, facendoti precipitare nel baratro della solitudine più totale.
Gli insulti, le offese, le minacce che stravolgono il corso della tua vita, facendoti chiudere a ricco e trasformare il tuo cuore il un muro di cemento.

Il punto di forza di questa giovane donna è il rapporto con la nonna Anna, dalla quale eredita i lunghi capelli rossi ed un potere che nasce e cresce dentro di lei. 
Il conflitto tra fuoco ed acqua, tra bene e male, con il quale dovrà imparare a convivere.
Ed anche in questo caso, mi rispecchio negli occhi e nel cuore di Angelica, perchè la mia ancora di salvezza in quegli anni bui è stata la mia Nonna, il suo amore e la sua forza mi hanno dato il coraggio di reagire, regalando un sorriso a chi mi augurava il male.

Una storia ricca di significato, che parla al cuore di ognuno di noi.

Mi è piaciuto tanto e non posso che consigliarvelo!!

Grazie Francesca.
Grazie Claudio.

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